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Lotta all’inquinamento e strategia forestale: pressing del Parlamento Ue

Per contribuire a raggiungere l’obiettivo di riduzione del 60% delle emissioni di anidride carbonica nel 2030, rispetto ai livello del 1990, indicato dal Green Deal occorre avviare una strategia forestale della Ue  che faccia da ponte tra le politiche nazionali e gli obiettivi europei. Lo chiede il Parlamento europeo ricordando che quasi la metà della superficie terrestre della Ue  è ricoperta da foreste che svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella protezione della biodiversità.

La transizione verso una bioeconomia circolare e una società priva di fossili – spiega il documento dei deputati Ue pubblicato il 13 ottobre sul sito dell’Europarlamento –  non saranno mai possibili senza foreste multifunzionali, sane e gestite in modo sostenibile.  Una tutela dunque per il suolo, per contrastare i fenomeni climatici estremi, ma anche per sostenere un sistema economico  e creare occupazione. Una solida strategia forestale, secondo gli eurodeputati, rappresenterebbe infatti  un vantaggio anche per i lavoratori forestali.

Sul fronte della lotta all’inquinamento il Parlamento europeo l’8 ottobre ha dato il via libera alla nuova legge europea sul clima  che punta a raggiungere  la neutralità climatica entro il 2050 con step importanti  nel 2030 e 2040 ed  “emissioni negative” dopo il 2050.

L’attuale obiettivo di riduzione delle emissioni dell’Ue per il 2030 è del 40% rispetto al 1990. I deputati hanno  chiesto  un ulteriore giro di vite con   un taglio del 60% nel 2030 un obiettivo intermedio per il 2040. Un’altra richiesta è che gli Stati membri eliminino gradualmente tutte le sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili entro il 31 dicembre 2025.

Il Parlamento Ue ritiene indispensabile assicurare certezza giuridica ai cittadini e alle imprese e ottenere finanziamenti sufficienti per raggiungere gli obiettivi.

Entro il 31 maggio 2023, precisa una nota pubblicata dal Parlamento Ue, la Commissione deve proporre, mediante procedura legislativa ordinaria, una tabella di marcia a livello europeo su come raggiungere la neutralità entro il 2050, per limitare l’aumento della temperatura globale, in conformità con l’accordo di Parigi. La tabella dovrà essere rivista dopo ogni bilancio a livello globale. Un’altra proposta è un Consiglio europeo per i cambiamenti climatici che dovrà verificare i progressi realizzati su questo fronte.

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