il Punto Coldiretti

Progetto Poshbee sulla tutela delle api, summit in Spagna

Coldiretti ha partecipato all’incontro tra i partner del progetto di ricerca ricadente nel programma Horizon 2020, denominato Poshbee, a cui aderisce con il supporto di Ager,  che ha come obiettivo di effettuare una valutazione di livello europeo del rischio di esposizione delle api a fattori di stress che incidono negativamente sulla  loro salute, tra i quali i prodotti fitosanitari, i sistemi di alimentazione, alcune malattie e nuovi parassiti presenti negli alveari, il monitoraggio della salute delle api e l’individuazione degli strumenti di mitigazione.

L’incontro è avvenuto a Murcia, in Spagna, e si è trattato del Meeting Annuale Generale che ha visto confrontarsi ben 60 partecipanti al fine di approfondire le linee di sviluppo e le misure per garantire la tutela della salute delle api e degli insetti impollinatori in Europa. Coldiretti partecipa alla misura che comporta l’individuazione dei terreni coltivati a melo e colza (sono state scelte due colture comuni a tutti i Paesi aderenti al progetto) sui quali saranno ubicati gli alveari ed effettuato il prelievo dei campioni da parte del Crea, l’ente scientifico che coordina per l’Italia il progetto. Coldiretti ha anche il compito di divulgare i risultati finali del progetto presso gli enti pubblici nazionali e internazionali e presso i consumatori in merito ai risultati che emergeranno dalla ricerche.

Nei sottogruppi di lavoro, gli esperti, tra cui il rappresentante di Coldiretti, hanno condiviso le metodiche più adatte per l’individuazione dei siti di campionamento, le condizioni per effettuare le analisi di laboratorio e le sperimentazioni in campo, la redazione dei questionari per le interviste da sottoporre agli apicoltori ed agli agricoltori coinvolti nel progetto.

Il progetto Poshbee integra le conoscenza e l’esperienza di ricercatori universitari e centri di ricerca in agricoltura, apicoltori ed agricoltori, ragion per cui partecipa Coldiretti. Il progetto quantificherà l’esposizione accidentale ai prodotti fitosanitari e gli effetti che ne conseguono su bombi, api mellifere e solitarie. Inoltre determinerà come le sostanze chimiche da sole o in mix, in combinazione con patogeni e il sistema di alimentazione praticato dall’apicoltore incida sulla salute delle api.

Infine, si intende individuare gli strumenti più efficaci, nonché i nuovi protocolli di screening e le misure da poter proporre alle istituzioni pubbliche responsabili delle politiche agricole ed ambientali per attuare misure a salvaguardia degli impollinatori tenendo conto delle attività degli apicoltori e degli agricoltori.

Il progetto ha, quindi, una valenza prevalentemente ambientale in quanto la presenza di insetti impollinatori è un indicatore di sostenibilità, ma i dati che ne emergeranno sono importanti anche al fine di tutelare un settore, quello della produzione di miele, che ha un’importanza rilevante nel nostro paese al fine di individuare le pratiche che possono controllare i fattori di stress che provocano la moria delle api.

Nelle campagne italiane ci sono 1,2 milioni gli alveari curati da 45.000 apicoltori tra hobbisti e professionali, con un valore stimato in più di 2 miliardi di euro per l’attività di impollinazione alle coltivazioni. 17,5 kg è la produzione di miele media per alveare; più alta è invece la produzione di miele per l’apicoltore professionista pari a 33,5 kg. Il miele italiano è particolarmente richiesto all’estero, ma molto di quello che viene prodotto è consumato in Italia. Un giro di affari che muove cifre piuttosto importanti nell’alimentare. Nel 2017, grazie alla produzione e vendita di miele, pappa reale, propoli, cera ed altri prodotti ottenuti dall’apicoltura, sono stati fatturati 165 milioni di euro.

L’ Italia, vanta anche il record imbattibile delle 51 varietà di miele (su una media di 10-15 degli altri Paesi), censite dal Ministero delle Politiche Agricole, e di cui circa 30 monoflora. Il valore stimato dallo stesso Ministero per i prodotti dell’apicoltura italiana (miele, cera, propoli, polline, pappa reale, veleno d’api) è di 150-170 milioni di euro, ma non va dimenticato che il valore dell’attività di impollinazione che le api svolgono, consentendo alle piante coltivate di produrre cibo, corrisponde a 2 miliardi di euro.

Scarica il depliant del Progetto Poshbee

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi