il Punto Coldiretti

Riso biologico, arriva il sistema di tracciabilità antifrode

Il Ministero delle Politiche agricole, su specifica richiesta del Tavolo permanente dell’Agricoltura biologica di cui fa parte anche Coldiretti, ha varato con il DM 6793/2018 un nuovo  sistema informatico con cui raccoglie e gestisce i dati sulla produzione risicola nazionale, affidato all’Ense,  per garantire la tracciabilità e rintracciabilità del riso biologico italiano oltre che aggiornare il quadro sanzionatorio per i produttori bio, al fine di prevedere i casi di mancata comunicazione dei dati all’Ente Risi.

I produttori di risone biologico sono obbligati a dichiarare, nelle denunce rese all’Ente nazionale risi e, nella denuncia di rimanenza risone al 31 agosto, resa al medesimo Ente  in modo distinto,  le superfici e le produzioni convenzionali, biologiche e in conversione all’agricoltura biologica ed il proprio Organismo di controllo, nelle modalità indicate.

I detentori di risone biologico sono obbligati a dichiarare le quantità di risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso distintamente derivanti da produzioni convenzionali, biologiche e in conversione all’agricoltura biologica nella denuncia delle scorte al 31 agosto, resa all’Ente nazionale risi e  nei registri obbligatori e nelle denunce periodiche delle scorte, rese al medesimo Ente, entro il 15 di ogni mese, con l’indicazione del proprio Organismo di controllo, nelle modalità previste.  Il certificato rilasciato dall’Ente nazionale risi all’atto di ogni trasporto di risone, deve contenere l’indicazione della produzione distinta tra convenzionale, biologica, in conversione all’agricoltura biologica.

In tal modo, saranno disponibili i dati disaggregati tra riso biologico, in conversione e convenzionale in quanto il risicoltore è obbligato ad indicare specificatamente gli ettari e il metodo di produzione nella denuncia di superficie. Tutti i risicoltori bio, quindi, come già fanno i risicoltori convenzionali devono ora denunciare la superficie della risaia coltivata a biologico oppure in conversione ad agricoltura biologica, per poi dichiarare la produzione stimata che si intende ottenere in modo da consentire un confronto di congruità. Il decreto prevede, inoltre, che nella denuncia di superficie venga indicato l’organismo di controllo designato.

Il sistema di tracciabilità introdotto per il riso biologico italiano, condiviso da Coldiretti, consentirà all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, di poter effettuare controlli più mirati. E’ importante ora che l’Ente Risi ed il Mipaaft garantiscano un monitoraggio ed una messa a sistema dei dati sulle rese produttive e sulle quantità commercializzate, dal momento che gli organismi di controllo e certificazione potranno verificare solo i dati delle aziende che controllano direttamente.

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