il Punto Coldiretti

Anbi, ripensare la bonifica per una nuova politica idrica

Si è svolta a Castelnuovo del Garda la 3° Conferenza organizzativa dell’Anbi, l’Associazione nazionale Bonifiche, rinnovando un appuntamento che costituisce momento di confronto interno e di riflessione sul contesto generale in cui i Consorzi di bonifica e di irrigazione aderenti all’Anbi operano, per adeguare l’attività alle esigenze di tutela del suolo e della risorsa idrica, per uno sviluppo sostenibile, con una azione efficiente e attiva che possa creare valore aggiunto per le imprese agricole e per tutte le comunità insediate sul territorio.

Il Presidente, Massimo Gargano, ha introdotto i lavori, commentando la norma del decreto “Mille proroghe” che prevede il riordino dei consorzi, in vista della razionalizzazione e riduzione dei costi, riconfermando le funzioni degli enti. Si è sottolineato come sia necessario “rigenerare” i consorzi nei confronti delle imprese agricole e della società in generale, individuando scelte e comportamenti adeguati. “Ripartire dai consorziati”, ha esortato il Presidente, incontrandoli per comunicare le attività che si realizzano e raccogliere le indicazioni per venire incontro alle esigenze degli associati. Ripensare il modo di esercitare le funzioni istituzionali, qualificando la spesa, razionalizzando la gestione, cambiando l’approccio comunicazionale.

Nel corso dei lavori sono state illustrate delle azioni concrete, svolte sul territorio, che costituiscono esempi della strada già intrapresa in vista di questo obiettivo: tra gli altri, alcuni consorzi  hanno illustrato nuove forme di collaborazione e di aggregazione, attuate per razionalizzare la gestione e ridurre i costi. Altri hanno dimostrato come sia possibile gestire impianti e corsi d’acqua, anche fra consorzi situati in regioni diverse, per consentire la programmazione del’’uso dell’acqua e quindi il risparmio della risorsa.

Deve diffondersi la consapevolezza che sul territorio vi sono portatori di interessi talvolta anche contrastanti, che vanno conciliati con l’utilizzo delle risorse, acqua e suolo, improntato al risparmio e alla salvaguardia per le generazioni future, Deve essere adeguatamente valorizzata la presenza e la funzione delle imprese agricole, sia sotto il profilo del presidio per la difesa del suolo, sia per la importante funzione dell’irrigazione, che ha facilita la ricarica delle falde sotterranee. E’ importante realizzare, nei tavoli di concertazione, azioni di prevenzione del dissesto idrogeologico, ed anche piccoli invasi, per raccogliere l’acqua quando c’è, stanziando adeguate risorse pubbliche, perché prevenire costa alla collettività meno che riparare i danni. Molto importanti sono state anche le esperienze di conciliazione degli interessi realizzate nelle commissioni insediate per le crisi idriche: ancora una volta però si è sottolineato come è indispensabile costituire Tavoli permanenti che, monitorando le situazioni, consentano, con la partecipazione di tutti gli interessati, di pervenire a regolazioni condivise nell’uso dell’acqua. 

Il Presidente Gargano ha sottolineato quanto sia essenziale  instaurare costanti rapporti con i cittadini consumatori e con le istituzioni locali, sia per le imprese agricole che per i consorzi di bonifica. Grande interesse ha suscitato l’esperienza di un consorzio situato nell’area periurbana di una grande città, che ha realizzato la riqualificazione ambientale di zone degradate del tessuto urbano, azioni per salvaguardare la biodiversità, corsi di educazione ambientale con visite delle scuole agli impianti, spiegando cosa fanno i consorzi per evitare inondazioni a strutture civili e abitati urbani. In pratica come realizzare attività per avvicinare le istituzioni locali e i cittadini e individuare nuove forme di collaborazione.

Al termine dei lavori è stata approvata una mozione che illustra le linee  convenute e condivise nel dibattito dai rappresentanti dei consorzi di bonifica, per orientare l’azione dei consorzi nel prossimo futuro, assumendo l’impegno di uniformarsi a tali  indirizzi, e di procedere a verifiche periodiche, per valutare la realizzazione delle azioni.

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