il Punto Coldiretti

Approvate le raccomandazioni Ue per l’uso del glifosato

Via libera dei rappresentanti degli Stati membri al regolamento di esecuzione che stabilisce le raccomandazioni di impiego del Glyphosate. Il provvedimento, discusso nell’ultima nel corso della riunione Comitato Permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (SCoPAFF), segue la decisione della Commissione europea, adottata il 30 giugno scorso, che ha prorogato l’autorizzazione all’uso del Glyphosate fino alla fine del 2017.

In particolare, il regolamento stabilisce che il prodotto è autorizzato solo come erbicida. Gli Stati membri devono prestare particolare attenzione alla protezione delle acque sotterranee nelle zone vulnerabili, in particolare per quanto riguarda gli usi non colturali; prestare particolare attenzione ai rischi dell’uso in aree specifiche di cui all’articolo 12 (a), della direttiva 2009/128 / CE. Dal momento che il glifosate è ampiamente utilizzato  per usi non agricoli, il regolamento prevede che Stati membri adottino misure volte a limitare o vietare l’uso dei formulanti a base di glifosate nei parchi pubblici, nei giardini, nelle aree dedicate allo sport e negli spazi ricreativi, nei cortili delle scuole e nei parchi giochi per bambini e in prossimità di strutture ospedaliere.

Gli Stati membri sono chiamati, inoltre, a prestare particolare attenzione al rispetto di buone pratiche agricole nell’utilizzo in fase di pre-raccolta. Nei considerando del regolamento si evidenzia che In alcune situazioni gli usi in preraccolta di tale sostanza attiva per controllare la crescita indesiderata delle  infestanti sono in linea con le buone pratiche agricole. Tuttavia a volte i fitofarmaci a base di glifosate sono impiegati anche con l’intenzione di controllare il momento esatto della raccolta ed ottimizzare le rese delle colture, benché tali usi non siano considerati buone pratiche agricole. Tali impieghi secondo il regolamento non sono conformi all’art. 55 del reg. CE 1107/2009 di disciplina dell’immissione in commercio dei fitofarmaci,  pertanto, gli Stati membri dovrebbero porre attenzione a che gli usi in pre-raccolta siano effettuati secondo le buone pratiche agricole.

Inoltre, gli Stati membri devono  assicurare che i prodotti fitosanitari contenenti Glyphosate non contengano il coformulante POE-tallowamine (numero CAS 61791-26-2) potenzialmente nocivo per la salute umana. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha verificato, infatti, in base agli studi scientifici disponibili,  che la tossicità dei formulati a base di glifosate dipende soprattutto dalla presenza della POE tallowamine e non tanto dalla molecola in sé.

Sempre nei considerando del regolamento, si dichiara che in base all’art. 27, par. 2, del reg. CE n. 1107/2009, sarà stabilito un elenco di coformulanti non consentiti per l’inclusione nei formulati a base di glifosato. La Commissione UE e l’EFSA in collaborazione con gli Stati membri hanno iniziato un lavoro al fine di elaborare tale lista. Nel mentre, la Commissione presterà particolare attenzione ai co-formulanti potenzialmente pericolosi impiegato nei formulati a base di glifosato. L’elenco sarà stabilito con un atto separato secondo quanto previsto dall’art. 27 par- 2 del reg. CE 1107/2009.
Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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