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Approvato il nuovo regolamento sui parchi, “entra” l’agricoltura

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva un regolamento per il riordino degli enti vigilati dal Ministero dell’Ambiente, su proposta dello stesso dicastero e dopo aver acquisito il parere del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari competenti.  Un provvedimento che rappresenta un atto importante per il governo dei parchi nazionali.

Il regolamento, che sarà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale, disciplinerà in futuro gli organi collegiali di tutti gli Enti Parco, compresi quelli ricadenti nelle regioni a statuto speciale, vale a dire il Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio, l’Ente parco nazionale del Gran Paradiso e il Consorzio del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna. Il provvedimento senza penalizzare la rappresentanza del territorio, ma anzi accrescendola in percentuale, snellisce la composizione dei direttivi dei parchi e introduce norme che ne assicurano l’operatività.

Dal 2010 a oggi, infatti, ben 10 parchi nazionali hanno visto decadere i propri vertici e hanno adesso “un uomo solo al comando”. Presto si potrà procedere alla nomina dei consigli direttivi, ripristinando un equilibrio nel principale organo di governo dei parchi e con esso una più efficace gestione.
 
I nuovi consigli dei Parchi nazionali saranno in futuro costituiti da otto componenti: quattro  designati dalla Comunità del Parco (i Comuni e altri enti locali), uno nominato dal Ministero dell’Ambiente, uno scelto dal Ministero delle Politiche agricole, uno indicato dalle associazioni ambientaliste riconosciute e infine un membro scelto dall’Istituto Superiore per la Protezione della Ricerca Ambientale (Ispra).
 
Finalmente, quindi, è stato possibile trovare un accordo  con il Ministero dell’Economia su un tema oggetto di negoziazione da oltre due anni. Inoltre, la riduzione del numero dei componenti da 12 a 8 è un compromesso accettabile  tra le richieste del Ministero stesso e il rispetto della giusta rappresentanza dei diversi soggetti nei consigli direttivi dei parchi nazionali, così come indicato nella Legge 394/91.

Per quanto riguarda la comunità del Parco, che rappresentava in passato il 41 per cento del Consiglio, avrà la possibilità di nominare il 50 per cento del Consiglio direttivo. Con il nuovo regolamento, nell’organo di governo dei parchi nazionali, nessuno è stato escluso. E’ dunque teoricamente possibile e auspicabile l’inserimento di tutti i soggetti che rappresentano specifici interessi di settore legati al territorio.

Prevista, infatti,  la rappresentanza degli enti locali, quella del Ministero competente, delle associazioni ambientaliste espressione dell’interesse generale della protezione della natura, dell’Ispra ma soprattutto, e questa è la novità, un membro nominato dal Ministero delle Politiche agricole. In tal modo, l’agricoltura ha finalmente un riconoscimento come attività che contribuisce alla tutela e alla valorizzazione della natura, essendo inclusi tra i soggetti chiamati a pianificare le modalità di gestione del territorio dei parchi. 

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