il Punto Coldiretti

Approvato il Piano nazionale per l’agricoltura biologica

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Piano Strategico nazionale per l’agricoltura biologica frutto di un lungo lavoro di concertazione con Coldiretti, le associazioni di produttori biologici e le altre organizzazioni. Il piano prevede degli obiettivi specifici per la crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata all’agricoltura biologica, da raggiungere entro il 2020 con il supporto delle misure stabilite dai Piani di Sviluppo Rurale.

Il costante aumento del trend di consumo degli alimenti bio che nell’ultimo anno ha raggiunto un + 20%, comporta la necessità di investire nel settore per incrementare la produzione nazionale di alimenti biologici al fine di evitare, come sta già succedendo ora, che la domanda sia coperta dalle importazioni.

Le azioni principali sono: uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all’agricoltura bio prevista dai Psr tra le diverse Regioni italiane;  agevolare l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto (trasformazione, distribuzione e commercio) attraverso la realizzazione di specifiche forme associative;  sviluppare campagne di informazione specifiche, valutare l’opportunità dell’introduzione di un segno distintivo e promuovere il bio Made in Italy attraverso il piano di internazionalizzazione dell’agro-alimentare;  stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche; favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni regionali;  istituire percorsi formativi sull’agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori;  sviluppare il Sistema di Informazione del Biologico, in linea con quanto previsto dal Piano Agricoltura 2.0, per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori; migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori; intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da Paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle Dogane e con l’utilizzo di strumenti informatici evoluti; predisporre un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica e costituire un comitato permanente di coordinamento con gli enti vigilati dal Mipaaf e il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore.

Il settore della ricerca che, secondo Coldiretti,  ha un’importanza strategica per far uscire il settore dell’agricoltura biologica da un mercato di nicchia,  è supportato dall’istituzione di un fondo alimentato dai dal versamento del 2% del fatturato dell’anno precedente relativo alla vendita di prodotti fitosanitari, di fertilizzanti di sintesi e di presidi sanitari. La dotazione media annuale è di circa 3 milioni di euro.

Il piano giunge in un momento in cui il mercato mondiale del biologico è decisamente in crescita: nel 2014 si è registrato un giro d’affari di oltre 60 miliardi di euro e in Europa è cresciuto del 7,6%, raggiungendo i 26 miliardi di euro (quasi equivalente al  mercato degli Stati Uniti pari a 27 miliardi e che è il più grande mercato mondiale).
L’Italia ha un primato europeo con oltre 1,3 milioni di ettari di superficie, occupa più di 55.000 operatori, con un fatturato di quasi 4 miliardi di euro. Il Piano strategico vuole migliorare ulteriormente tali risultati in termini di mercato e di superficie anche favorendo l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni con i settori della trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative e favorendo la semplificazione della normativa di settore.

Molto importante è per rafforzare la fiducia dei consumatori, l’obiettivo di migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione anche tramite un’ intensificazione dei controlli sulle importazioni. Nel 2015 i controlli effettuati dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi sono stati 2.074, con una verifica di quasi 2.700 prodotti e 1.700 operatori.

Coldiretti esprime apprezzamento per il documento programmatico, con particolare riferimento all’intento di promuovere ulteriormente l’uso dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche, alla promozione internazionale del bio Made in Italy anche studiando l’introduzione di un marchio distintivo, al rafforzamento dei controlli alle importazioni, ma auspica che non rimanga una dichiarazione d’intenti in quanto non è stato previsto un supporto finanziario per le singole azioni e che nel 2020 si possa effettivamente raccoglierne i risultati positivi.

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