il Punto Coldiretti

Arriva il Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha istituito, con decreto (D.M. del 1 aprile 2008) il Registro Nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali, che è parte integrante del Sistema Nazionale per la realizzazione dell’Inventario nazionale delle emissioni e degli assorbimenti di gas serra. Si tratta di uno strumento idoneo a quantificare, nella contabilità del Protocollo di Kyoto, il bilancio netto di gas ad effetto serra generato dalla superficie nazionale in seguito alle attività di Uso delle terre, Variazione di uso delle terre e Selvicoltura.

Per il primo periodo di impegno, che va dal 2008 al 2012, soltanto le attività di afforestazione, riforestazione, deforestazione e gestione forestale saranno quantificate nella contabilità del Protocollo di Kyoto.

Si tratta di attività di interesse per il settore agricolo, basti pensare che circa il 60% delle superfici forestali sono gestite privatamente. In questo caso, però, nessun onere incombe sui singoli imprenditori, in quanto la raccolta dati è svolta senza il coinvolgimento degli attori privati.

La responsabilità per la realizzazione, la tenuta e la gestione del Registro è attribuita, infatti, al Ministero dell’Ambiente che si avvarrà della collaborazione dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (A.P.A.T.) e del Corpo Forestale dello Stato.

Il Registro è costituito da diversi strumenti, tra cui l’inventario dell’Uso delle Terre d’Italia (IUTI), l’inventario dei Stock di Carbonio d’Italia (ISCI), il Censimento degli Incendi Forestali d’Italia (CIFI), l’inventario delle Emissioni da incendi forestali (IEIF). L’inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (INFC), strumento permanete di monitoraggio delle foreste, è parte integrante del Registro.

L’istituzione del Registro è una attività prevista da una apposita delibera CIPE del 2002, che ha approvato il piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra per il periodo 2003-2010, individuando un potenziale nazionale massimo di assorbimento del carbonio pari a 10,2 Mt CO2 equivalente, ottenibile mediante interventi di afforestazione, riforestazione, di gestione forestale, dei suoli agricoli e dei pascoli nonché di rivegetazione. Si tratta di uno strumento essenziale per la partecipazione dell’Italia ai consessi internazionali in tema di cambiamento climatico (che richiedono la fruizione di dati chiari e fondati su un bilancio effettivo delle emissioni totali di gas serra, che non può non tenere conto degli assorbimenti).

Si sottolinea la scelta del precedente Ministro dell’Ambiente di non includere – almeno in questa prima fase – il quantitativo di carbonio accumulato ad opera delle attività di gestione delle terre agricole, pascoli e rivegetazione nel sistema di calcolo utile al bilancio dei serbatoi di carbonio (e quindi anche nel Registro).

Questo, in aggiunta all’esclusione delle attività agricole dal sistema europeo di scambio delle emissioni di carbonio (emission trading), disattende ulteriormente le aspettative delle imprese agricole di giocare un ruolo attivo nella tematica del cambiamento climatico.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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