Arriva il salmone ogm ma i cittadini non lo vogliono
Sulle tavole americane potrebbe arrivare a breve il supersalmone ogm. A darne notizia è stato il quotidiano New York Times, rivelando la Food and Drug Administration, l’autoritò incaricata di controllare i cibi immessi in commercio, potrebbe un salmone modificato in laboratorio, che ha la caratteristica di crescere il doppio più velocemente rispetto al normale. Sarebbe il primo caso di un animale geneticamente modificato messo sul mercato per il consumo alimentare. Il salmone transgenico e’ un salmone Atlantico, con il dna modificato con quello del salmone Chinhook e del merluzzo, che raggiunge il peso adatto per la vendita in diciotto mesi anziché in tre anni, grazie alla produzione dell’ormone della crescita anche d’inverno. In attesa di sapere se la FDA (già in passato al centro di polemiche per la sua vicinanza alle multinazionali) concederà o meno il via libera, resta da capire se il pesce modificato in laboratorio avrà un mercato. In Europa sicuramente no e tanto meno in Italia dove quasi 3 cittadini su 4 sono contrari al transgenico nel piatto, secondo l’indagine Coldiretti/Swg dalla quale emerge che il 72 per cento dei consumatori che esprimono una opinione ritiene che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) siano meno salutari rispetto a quelli tradizionali. Di fronte ad una escalation nell’applicazione delle biotecnologie al regno animale, con modificazioni genetiche e clonazioni, occorre intervenire tempestivamente con un adeguamento delle normative comunitarie per impedire l’importazione di questa preoccupante novità di cui non si sente certamente il bisogno. |