il Punto Coldiretti

Arriva la task force per fermare le colture ogm

Una task force di associazioni, movimenti, esponenti politici ed istituzionali al lavoro per affrontare l’emergenza provocata dal rischio di contaminazione dei terreni in conseguenza della coltivazione di organismi geneticamente modificati in Italia.

Il gruppo è stato costituito nel corso di un incontro svoltosi a Roma, a Palazzo Rospigliosi, in risposta all’autorizzazione comunitaria alla coltivazione della patata transgenica e alla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha ordinato al Ministero delle Politiche Agricole di concludere il procedimento autorizzatorio per la messa in coltura di mais ogm, anche in mancanza delle linee guida di coesistenza regionali

Erano presenti rappresentanti e presidenti delle associazioni del mondo dell’impresa (Coldiretti, Cna, Cai, Aiab, Amab, Legapesca, Unci), dei consumatori (Federconsumatori, Adusbesf, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino), dell’ambientalismo (Legambiente, Wwf, Greenpeace, Vas, Fondazione Univerde), sociali e culturali (Slowfood, Acli, Crocevia, Focsiv, Greenaccord, Federparchi, Campagna Amica) ma anche rappresentanti delle Istituzioni come il sindaco Gianni Alemanno e il coordinatore degli Assessori regionali all’ambiente Silvio Greco e esponenti politici (Susanna Cenni, Loredana De Petris, Elio Lannutti e Fedele Sanciu) mentre esponenti di tutti gli schieramenti politici hanno manifestato formalmente la loro adesione.

La task force, destinata ad allargarsi, ha lanciato un appello al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia per l’adozione di misure nazionali urgenti tese a vietare la coltivazione di patata e mais transgenici ricorrendo alla clausola di salvaguardia, nonchè ad altri interventi normativi possibili per preservare il territorio italiano libero da ogm dopo la decisione del Consiglio di Stato.

I partecipanti all’incontro dopo aver condiviso un modello agroalimentare di sviluppo del Paese fondato sul patrimonio di biodiversità, identità, tipicità e cultura, hanno ravvisato la necessità di attivare una azione di mobilitazione popolare ed istituzionale sul territorio che coinvolga anche i candidati alle prossime elezioni regionali.

E intanto uno stop alle colture ogm è venuto anche dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. "La posizione italiana al momento è negativa al riguardo e in questo senso anche a livello europeo ci siamo esposti – ha spiegato a margine della firma di un protocollo di intesa sulla sicurezza alimentare per l’Expò 2015 -. Meglio produzioni autoctone e produzioni naturali".

"Accolgo con soddisfazione le parole di cautela del Ministro della Salute Ferruccio Fazio e condivido pienamente il fatto che sulle questioni che riguardano la salute e l’alimentazione occorrono certezze ed il principio di precauzione deve guidare ogni scelta – ha commentato al proposito il presidente della Coldiretti Sergio -. L’Italia sviluppa oggi un modello agroalimentare di grande qualità, sicurezza e identità, l’introduzione agli ogm rappresenta un rischio che mette in discussione questi principi: non serve agli agricoltori, non serve ai cittadini consumatori, non serve al Paese".

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi