il Punto Coldiretti

Autorizzato l’estratto d’aglio in forma liquida come nematocida

Il Ministero della Salute ha accolto l’istanza presentata da Coldiretti ed ha autorizzato, in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria, la sostanza attiva Estratto d’aglio (nome del formulato Nemguard liquido) per il controllo dei nematodi su pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchino, melone, cocomero e zucca. Il periodo di trattamenti ammesso è dal 27 febbraio al 26 giugno 2017.

Il prodotto agisce contro le forme libere cioè gli stati di sviluppo presenti nel terreno e non all’interno dei tessuti delle piante di nematodi galligeni e liberi, appartenenti ai generi Meloidogyne, Tylenchus Trichodorus, Longidorus, Pratylenchus, Xiphinema, Globodera e Heterodera. Sono ammessi sei trattamenti per ciclo colturale con un intervallo di 10-14 giorni, per impiego in campo ed in serra, ad una dose di 2-4 l/ha.

Il formulato è un esempio di prodotto fitosanitario bio based ossia basato su una sostanza attiva di origine naturale in grado combattere  un’ avversità fitopatologica. Tale tipologia di sostanze costituisce la nuova frontiera di investimento per lo sviluppo e la ricerca di principi attivi che siano compatibili con metodi di produzione a basso impatto ambientale come la produzione integrata e l’agricoltura biologica. Sperimentazioni sull’estratto d’aglio sono state condotte in questi anni dal Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna.

Da tali studi è stato dimostrato che sostanze attive come l’estratto d’aglio aumentano la complessità del «sistema terreno» ed esplicano anche un effetto biostimolante, rafforzando la reazione della pianta a rigenerare l’apparato radicale. L’evidenza di questi fattori si è concretizzata in un maggiore vigore e tolleranza delle piante al nematode, nonché nell’incremento della resa in frutti.

In conclusione, è possibile affermare che una strategia di difesa nei confronti di M. incognita in coltura protetta, con l’applicazione di prodotti liquidi in manichetta preceduti da un trattamento biofumigante o chimico in pre-trapianto, risulta in grado di soddisfare le esigenze produttive della coltura e di diminuire l’infestazione dei nematodi nel terreno, soprattutto scegliendo prodotti non solo nematostatici in caso di carica nematica elevata.

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