il Punto Coldiretti

Biologico: Coldiretti chiede di definire tempi e priorità del Piano d’azione

Il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare ha presentato, al tavolo tecnico dell’agricoltura biologica, la prima bozza di Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici 2023-2025.

Si tratta di un Piano strategico triennale definito secondo quanto previsto dalle disposizioni normative della Legge n. 23 del 9 marzo 2022 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” ed aggiorna e sostituisce il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico 2016-2020.

Il Piano definisce un quadro analitico molto dettagliato con l’individuazione di alcune criticità relative allo sviluppo del settore e struttura gli interventi necessari per i prossimi anni in 4 distinti assi:

1. Alimenti e prodotti biologici per tutti: stimolare la domanda e acquisire la fiducia dei consumatori
2. Verso il 2030: stimolare la conversione al biologico e rafforzare l’intera catena del valore
3. Il biologico che dà l’esempio: migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità
4. Aggiornamento del sistema informativo per il biologico – biologico digitale

Come è stato evidenziato nel corso dell’incontro del tavolo tecnico e ribadito in una nota indirizzata agli Uffici Masaf, Coldiretti non ritiene soddisfacente la bozza di Piano. Tra le criticità un evidente deficit operativo rispetto agli obiettivi che lo strumento stesso intende raggiungere.

Il testo presentato infatti, nonostante l’efficace e puntuale descrizione analitica della situazione del comparto, appare carente nella definizione di dettaglio delle azioni previste e delle relative modalità di attuazione.

Per contro, l’ambizione strategica, che ci si attende da un Piano di questo tipo, non viene adeguatamente sviluppata, mancando obiettivi e scelte chiare, lasciando tutte le azioni individuate sullo stesso piano prive di effettiva attuazione, senza che venga segnalata alcuna priorità o scelta di carattere strategico.

Entrambe le opzioni, amministrativa e strategica, risultano non adeguatamente sviluppate e il Piano, quindi, si presenta, secondo Coldiretti, senza una chiara impostazione metodologica, non rispondendo a nessuno degli obiettivi attesi, mentre l’organizzazione agricola ritiene opportuno individuare un posizionamento del settore all’interno delle politiche agricole del nostro Paese, con la definizione di priorità chiare e di leve strategiche su cui fare affidamento.

Coldiretti quindi, nel testo della nota inviata al Masaf, oltre a entrare nel merito di alcuni elementi di dettaglio e richieste di chiarimento specifiche, ribadisce con forza la necessità che il Piano debba declinare le priorità di intervento e i tempi di esecuzione in un disegno ordinato in grado di realizzare le opportunità descritte nell’ampio quadro offerto dalla transizione ecologica per il settore dell’agricoltura biologica.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi