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Controlli Icqrf sul biologico: in calo dal 2019 i prodotti irregolari

È stato pubblicato il Report 2021, riepilogo significativo delle attività svolte dal Dipartimento Icqrf nell’ambito delle filiere agroalimentari italiane. Come ogni anno il rapporto pone in evidenza anche l’importante attività di controllo svolta per il comparto dell’agricoltura biologica.

Nonostante le difficoltà operative dovute dalla pandemia da Covid-19 l’Ispettorato è comunque riuscito a garantire un ottimo livello di controllo in tutti i settori dell’agroalimentare nazionale, contribuendo non solo ad assicurare un efficace livello di protezione alle aziende, ma anche ad accrescere la fiducia dei consumatori.

Per l’agricoltura biologica nel 2021 l’Icqrf ha effettuato 6.097 controlli (4.574 ispettivi e 1.523 analitici), sottoponendo a verifica 3.355 operatori e 5.040 prodotti, controlli che si vanno ad aggiungere a quelli svolti dagli enti di certificazione riconosciuti e vigilati dal MiPAAF.

L’attività di polizia giudiziaria dell’Ispettorato nel settore Bio per l’anno 2021 si è conclusa con 25 notizie di reato, 311 contestazioni amministrative, 143 diffide e 22 sequestri per un totale di 215.499 kg di prodotti a cui corrisponde un valore di 315.763 €.

Il confronto con i report degli anni precedenti consente di avere un quadro completo degli ultimi tre anni sui controlli effettuati nell’ambito del sistema dell’agricoltura biologica.
I controlli totali effettuati nel 2019 sono stati 6.689 (5.131 ispettivi e 1.558 analitici), mentre durante il 2020 sono stati 7.420 (+11% rispetto al 2019). Durante il 2020 i controlli sono aumentati a seguito della continua crescita del settore e del costante aumento delle vendite dei prodotti biologici. L’attività nel 2021 ha avuto necessariamente un rallentamento, anche a causa delle difficili condizioni operative.

Le percentuali di operatori irregolari sono rimaste grosso modo allo stesso livello in termini percentuali nel corso degli anni analizzati: 15,5% nel 2019, 11,4% nel 2020, 12,3% nel 2021. Stesso discorso per la percentuale di prodotti irregolari (11,2% nel 2019 e 8,3% nel 2020, 9% nel 2021).
Dalla lettura del report si evince con chiarezza che i settori che presentano maggiori irregolarità sono il settore vitivinicolo, l’ortofrutticolo, il miele e gli oli e grassi con percentuali che oscillano tra l’8% e il 12% ogni anno.

Infine, si riscontra anche una progressiva diminuzione delle notizie di reato (59 nel 2019, 33 nel 2020) e dei sequestri (65 nel 2019, 25 nel 2020) mentre per le diffide vi è stato un notevole aumento dal 2019 al 2020 (da 91 a 211) per poi ridiminuire nell’ultimo anno.
Prosegue quindi il lavoro di Icqrf per la tutela del biologico italiano e gli sforzi compiuti sono fondamentali sia in relazione alle garanzie verso il consumatore che acquista prodotto biologico, sia verso le imprese, che richiedono una concorrenza equa basata sul comune rispetto delle regole e sulla trasparenza delle informazioni.

 

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