il Punto Coldiretti

Cinghiali, servono soluzioni immediate a un’emergenza da 70 milioni di euro

Settanta milioni di euro di danni, colture devastate, imprese agricole esasperate, cittadini preoccupati per la propria sicurezza sulle strade. Il problema degli animali selvatici, e dei cinghiali in particolare, è ormai divenuto una vera e propria emergenza su tutto il territorio nazionale. Da qui l’impegno di Coldiretti per monitorare l’entità del fenomeno, con riferimento alle singole realtà regionali e provinciali, e, sulla base delle informazioni raccolte, individuare possibili soluzioni.

L’obiettivo è quello di avere un quadro preciso su come le amministrazioni competenti si sono avvalse, in questi anni, degli strumenti messi loro a disposizione dalla legge 157/92 sulla caccia, chiedendo anche conto delle eventuali misure adottate per il contenimento e la prevenzione dei danni da fauna selvatica, a livello aziendale e locale, e le relative dotazioni finanziarie in riferimento ai diversi capitoli di spesa ed agli strumenti finanziari (bilancio ordinario degli Enti, PSR o altri finanziamenti UE, eccetera).

L’acquisizione di tali informazioni è particolarmente utile in quanto si sta per avviare una discussione alle Camere su alcuni disegni e proposte di legge relativi alla riforma della regolamentazione quadro sulla caccia, nell’ambito della quale il risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica all’agricoltura rappresenta uno degli aspetti centrali.

A tale scopo Coldiretti, assieme al WWF, ha inviato una lettera indirizzata ai Presidenti delle Regioni, delle Province e dei Parchi Nazionali e Regionali, chiedendo di avere accesso alle informazioni  riguardanti le richieste d’indennizzo presentate dalle imprese agricole, con particolare riferimento alla localizzazione geografica, all’estensione ed alla tipologia colturale, alla individuazione temporale, alla tipologia del danno e quantificazione economica, alla indicazione delle specie di animali che hanno provocato il danno.

Una stima approssimativa, non supportata da dati certi, per l’anno in corso, valuta che cinghiali e altri selvatici abbiamo causato devastazioni per circa 70 milioni di euro, destinati a pesare su bilanci delle Regioni e degli Enti Parco. Stimando, pertanto, costi di tale entità, si ritiene ormai improcrastinabile intraprendere una politica finalizzata alla prevenzione del fenomeno che, finora, è stato gestito prevalentemente mediante il ricorso all’istituto dell’indennizzo, che ha dimostrato i propri limiti, da un lato, rispetto al coprire interamente  l’entità della perdita economica e, dall’altro lato, rispetto al fornire una soluzione adeguata al problema.

Obiettivo comune, pertanto, è quello di individuare misure di prevenzione, che possano ridurre al minimo i costi per i danni della fauna selvatica alle colture, ai terreni agricoli e alle attività zootecniche. La discussione sulla riforma della legge sulla caccia, in procinto di prendere avvio, offre tra l’altro un’occasione importante per  rivedere cosa in questi anni non ha funzionato a livello di gestione e di controllo della fauna selvatica. Del resto, pur rimanendo fermo il giudizio positivo sulla legge nel suo complesso, alcuni strumenti in essa previsti non sono riusciti a garantire un rapporto equilibrato tra l’esigenza di tutela della fauna selvatica e l’esercizio dell’agricoltura.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi