il Punto Coldiretti

Coldiretti al Ministro dell’Ambiente: “Stop al consumo di suolo”

Coldiretti esorta il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ad intervenire con misure urgenti per arrestare il consumo di suolo. Preso atto della delicatezza del tema oggetto della bozza di modifiche al disegno di legge sul contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato, considerata la complessità del testo, che invita ad una seria e ponderata riflessione sulle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio, di contenimento del consumo di suolo e di sviluppo territoriale sostenibile nonché sulla ripartizione di competenze da rispettare tra Stato e Regioni, e valutati, in particolare, i tempi di conversione del disegno di legge e i tempi di attuazione, Coldiretti ha sollevato le proprie perplessità in ordine alla prosecuzione di un lavoro tanto impegnativo quanto incerto, in considerazione, tra l’altro, delle recenti iniziative assunte lo scorso 17 settembre dalla Commissione per le riforme costituzionali presieduta dal Ministro Quagliariello: la bozza della relazione finale presenta indubbi profili di novità che potrebbero compromettere la validità e l’efficacia del testo.

Infatti, la parte della riforma che ha riguardato la ripartizione di competenze tra Stato e Regioni e, in generale, il titolo V della Costituzione, ha valutato l’opportunità di attribuire alla competenza statale materie attualmente concorrenti con le Regioni (grandi reti di trasporto e di navigazione, produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, ordinamento della comunicazione) e di riformulare il contenuto di alcune materie trasversali (coordinamento della finanza pubblica, tutela della concorrenza, ordinamento civile).

Per le altre materie si sono proposte due alternative: superare la competenza concorrente e affidare alle Regioni le materie non espressamente attribuite alla competenza statale, con l’introduzione di una clausola di salvaguardia statale, che attribuirebbe allo Stato la facoltà di intervenire qualora lo richiedessero la tutela dell’unità giuridica o economica, la realizzazione di programmi di interesse nazionale o l’attuazione di grandi riforme economico-sociali.

Altro orientamento, invece, considera necessario conservare la competenza concorrente, ma per un numero di materie limitato: dovrebbe ancora riguardare il “governo del territorio” e dovrebbe estendersi alla materia “ambiente”. Le iniziative proposte sono, dunque, tante e di tale importanza da rendere estremamente difficile prevedere una prosecuzione serena e coerente dei lavori sul disegno di legge oggetto di discussione.

Tuttavia, la necessità di interventi immediati e mirati, finalizzati a contenere il consumo di suolo, suggerisce di razionalizzare e snellire l’ambito delle modifiche, al fine di poterle rendere prontamente operative. A tal riguardo, Coldiretti sollecita l’adozione di soluzioni normative dirette all’arresto immediato, ma temporaneamente circoscritto, del consumo di suolo, sulla falsariga del testo dell’art. 9 della bozza di modifiche, che introduce un termine di tre anni dalla data di entrata in vigore della legge, durante i quali non è consentito nuovo consumo di suolo, tranne che per la realizzazione di interventi già autorizzati e previsti dagli strumenti urbanistici vigenti, nonché per i lavori e le opere già inseriti negli strumenti di programmazione delle stazioni appaltanti e nel programma di cui all’art. 1 della l. n. 443 del 2001.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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