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Coltivazione del pero, i vantaggi dell’uso degli ugelli antideriva

Prosegue il percorso divulgativo della Dow AgroSciences in merito al progetto Miralbersaglio che, stavolta a San Pietro in Casale (Bologna), ha fornito una dimostrazione di campo dell’impiego degli ugelli antideriva e del loro effetto rispetto a quello degli ugelli convenzionali nella distribuzione di Cloropirifos sul pero. Cloropirifos è uno dei più importanti e noti insetticidi ad ampio spettro presenti sul mercato e rientra storicamente in molti protocolli per la difesa integrata di colture importanti per il mercato italiano come melo, pero, vite  e drupacee.

In Italia, il processo di ri-registrazione degli agrofarmaci a base di Cloropirifos è ancora in atto e Dow AgroSciences e Maktheshim Agan hanno costituito un consorzio di aziende produttrici di agrofarmaci per produrre i dati scientifici richiesti dalla Commissione Ue con l’obiettivo di rispondere ai nuovi requisiti stabiliti dalla normativa comunitaria e per individuare le misure di mitigazione al fine di ridurre il rischio che potrebbe derivare dall’uso di Cloropirifos. Una delle misure studiate è appunto l’utilizzo degli ugelli antideriva.

Prove scientifiche hanno dimostrato che il fenomeno della deriva è basso quando le gocce hanno un diametro > 200 µm e gli ugelli anti-deriva hanno l’effetto di ridurre il numero di gocce piccole senza modificare il numero di quelle grosse. Il risultato è che, rispetto agli ugelli tradizionali, la deriva diminuisce notevolmente. Anche le prove di campo effettuate a San Pietro in Casale hanno confermato questo effetto.

La differenza visiva, guardando in controluce la macchina irroratrice tarata da una parte con gli ugelli convenzionali e dall’altra con quelli antideriva, è stata notevole e anche le cartine idrosensibili utilizzate interfila  hanno confermato una maggior dispersione delle gocce nel primo caso rispetto al secondo.

Una seconda prova sempre visiva e con le cartine idrosolubili è stata invece condotta utilizzando ugelli convenzionali con coadiuvante e ugelli antideriva e anche in questo caso la differenza a favore degli ugelli antideriva è stata nettissima, nonostante che il coadiuvante abbia l’effetto di aumentare il peso delle gocce distribuite.

Questo risultato andrà ad aggiungersi alle prove scientifiche dello studio di ricerca del Deiafa dell’Università di Torino che si concluderà nel 2014 e che si concentrerà su due aree pilota in Emilia Romagna e Trentino Alto Adige e su due colture importanti come melo e vite. I risultati dello studio forniranno la base tecnica e scientifica per sviluppare il progetto Miralbersaglio che rappresenta il piano di comunicazione, promozione e divulgazione rispondente alle caratteristiche del mercato italiano ed alle aspettative del mondo agricolo dell’utilizzo sostenibile degli agro farmaci. Il “tour divulgativo” della Dow Agrosciences proseguirà nei prossimi mesi, interessando altre regioni.

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