il Punto Coldiretti

Consiglio della green economy, un pacchetto di proposte per l’agricoltura di qualità

In vista del semestre di presidenza italiana della Ue, il Consiglio nazionale della Green Economy, organismo composto da 66 organizzazioni di imprese e organizzazioni di imprese green, ha predisposto e presentato al Governo e al Parlamento un pacchetto di proposte al fine di introdurre misure europee di fiscalità ecologica; sostenere incisive misure europee per il clima e l’energia; promuovere modelli di agricoltura sostenibile e di qualità; sostenere un’iniziativa europea per il riutilizzo delle acque reflue; affrontare i nodi aperti a livello europeo in materia di rifiuti; rafforzare a livello europeo le politiche per una green economy.

Con specifico riferimento alle proposte in materia di agricoltura sostenibile (elaborate nel gruppo di lavoro coordinato da Coldiretti), il Consiglio ha chiesto l’impegno del Governo e del Parlamento, da sostenere in ambito europeo, su un serie di tematiche strategiche per il settore agricolo. In particolare, sono state formulate le seguenti proposte: promuovere modelli di agricoltura sostenibile grazie all’impiego di sistemi che rendano più rispettosi dell’ambiente ma anche più efficienti i processi produttivi nelle aziende agricole; portare a termine la revisione del regolamento sulla produzione biologica Reg. (CE) 834/2007 razionalizzando i sistemi di controllo, ampliando gli strumenti destinati alla costituzione di reti territoriali vocate, stimolando la costituzione di mercati di prossimità, promuovendo la comunicazione rivolta ai consumatori e rafforzando le attività di ricerca; coordinare l’applicazione nei paesi membri del Reg. (UE) 1169/2011, favorendo un’etichettatura, di tipo europeo, orientata alla trasparenza, alla corretta informazione del consumatore ed alle esigenze del sistema delle imprese.

Ma in sede europea devono anche essere affrontati tutti i temi connessi all’etichettatura: dall’origine della materia prima e alle indicazioni di tipo nutrizionale e salutistico. Serve poi accelerare l’applicazione del Reg. (UE) 1151/2012 (pacchetto qualità) relativamente alla semplificazione delle procedure relative alle denominazioni di origine, alla applicazione della menzione specifica “prodotti di montagna” ed all’analisi di quella relativa ai “prodotti di fattoria”, favorendo le condizioni perché i prodotti di qualità certificati siano tutelati e riconosciuti a livello internazionale.

Ma anche intervenire sulle metodologie di calcolo degli impatti ambientali, rendendoli più semplici, flessibili ed applicabili anche per le piccole e medie imprese agricole, e più rispondenti ai concetti di economia circolare. Le proposte prevedono, infine di sostenere l’azione del Ministro dell’Ambiente nella direzione di affermare il principio della sovranità alimentare e quindi della libertà dei singoli Stati membri di scegliere la propria strategia agro-alimentare potendo prevedere l’esclusione dell’utilizzo degli Ogm.

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