il Punto Coldiretti

Consumo di suolo, urge valorizzare le aree agricole

Garantire il giusto equilibrio, nell’assetto territoriale, tra le zone suscettibili di utilizzazione agricola – e, più in generale, libere da interventi di significativa antropizzazione – e quelle edificate ed edificabili, al fine di non pregiudicare la produzione agricola, la sicurezza alimentare e l’ambiente, comprese le condizioni generali di vita della popolazione.

Questo è quanto emerso nell’ambito dell’audizione del Ministro dell’Ambiente e del Ministro delle Politiche agricole, presso le Commissioni riunite Ambiente e Agricoltura della Camera sul disegno di legge per la difesa del suolo (legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo”  – A.C. 2039 e Ab.).

Secondo quanto riportato, nel nostro Paese, ogni giorno, vengono  cementificati circa 100 ettari di superficie libera con un vertiginoso trend di crescita del consumo del suolo: sono 244 mila gli ettari di suolo che ogni anno vengono divorati da cemento e asfalto. E’ stato precisato che la perdita di tale superficie, oltre a comportare inevitabilmente una riduzione della produzione agricola, rendendola insufficiente a soddisfare il fabbisogno alimentare nazionale e facendo crescere la dipendenza del nostro Paese dall’estero, snatura e stravolge anche le connotazioni naturalistiche del suolo, non solo ponendo a rischio le nostre bellezze naturali, ma anche depauperando l’ambiente dalle naturali difese contro il rischio idrogeologico.

Nell’ambito dell’audizione è stata sottolineata l’urgenza di un intervento normativo mirato, anche considerati gli effetti degli eventi calamitosi di questi mesi che dimostrano come una regolamentazione precisa e vincolante per ridurre il consumo del suolo possa prevenire i disastri naturali.

Si è evidenziato che le risorse naturali ed il paesaggio sono un patrimonio prezioso e limitato, che l’agricoltura svolge un ruolo insostituibile anche nella conservazione degli equilibri naturali e della stabilità del nostro territorio e che la necessità di preservare tale patrimonio non deriva solo da esigenze legate alla conservazione dell’ambiente, ma intreccia il tema dell’autosufficienza alimentare.

D’altra parte è anche emersa l’opportunità di definire meglio la nozione di superficie agricola, specificando la quantità di suolo che deve essere impiegato all’uso agricolo per consentire la qualificazione di un’area come superficie agricola. E’ stata, quindi, rimarcata l’opportunità di  valutare quali impieghi agricoli possano effettivamente essere considerati utili ai fini della definizione di superficie agricola, lasciando la possibilità per le regioni e gli enti locali di prevedere maggiori garanzie in ragione della specificità dei rispettivi territori. L’individuazione di un criterio univoco consentirebbe, tra l’altro, anche di superare eventuali incertezze e lungaggini nell’iter applicativo delle nuove disposizioni.

Entrambi i Ministri hanno concordato sull’utilità di procedere alla tempestiva approvazione di una normativa specifica di riferimento, sottolineando, in particolare, che il disegno di legge in discussione potrebbe essere lo strumento attraverso il quale promuovere un efficace sistema di controllo e di sviluppo globale e moderno del territorio, attribuendo, in primo luogo alle aree agricole, il ruolo di fattore principale di tutela, attraverso una serie di interventi configurati alla stregua di principi fondamentali della materia.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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