il Punto Coldiretti

Crediti di carbonio a privati, ecco come valorizzare le imprese agroforestali

Il 18 marzo a Torino, nela sala conferenze del Museo di Scienze Naturali, è stata presentata la nuova proposta del Codice Forestale del Carbonio, un documento che si prefigge di identificare i requisiti per i progetti volontari di sequestro del carbonio.

L’iniziativa fa capo al Nucleo Monitoraggio Carbonio dell’Inea, un gruppo di lavoro  costituito dall’Osservatorio Foreste dell’istituto, ai dipartimenti TeSaf, dell’Università degli Studi di Padova, e DiBaf, dell’Università degli Studi di Viterbo, in collaborazione con la Compagnia delle Foreste e la rivista Sherwood.

Il Nucleo Monitoraggio Carbonio si propone l’analisi e il monitoraggio dello stato di avanzamento del mercato volontario nazionale dei crediti di carbonio, con particolare riferimento ai progetti forestali di compensazione delle emissioni. Nel contesto nazionale emerge, infatti, la necessità di poter rendere più efficace e trasparente la gestione del sistema volontario, disponendo di informazioni concrete e scientificamente valide, vista anche la necessità di arrivare ad una convergenza tra le azioni istituzionali e le attività volontarie, nel raggiungimento degli impegni sottoscritti dal nostro Paese nell’ambito del Protocollo di Kyoto.

Come è noto, infatti, lo Stato italiano, a partire dal 2008, utilizza i crediti di carbonio generati dal settore forestale per il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto senza aver attivato un meccanismo di compensazione per i proprietari e i gestori.

Sappiamo, inoltre, che, per compensare la generazione di debiti da parte dei settori industriali più energy intensive, lo Stato ha attivato un mercato di crediti di carbonio in applicazione dell’European Trading Scheme Europeo, ma questo sistema esclude dagli scambi i crediti di carbonio legati alle attività agroforestali.

Il risultato è che, attualmente, se si esclude il Fondo per Kyoto, lo Stato italiano non ha attivato strumenti o misure indirette (investimenti nel settore forestale) specificatamente finalizzate alla remunerazione dei proprietari delle superfici dove i crediti sono generati, siano essi pubbliche amministrazioni, privati o gestori ed utilizzatori delle foreste.

In assenza di strumenti di remunerazione, per così dire, istituzionali, tuttavia, sempre più operatori forestali hanno aderito a meccanismi di mercato volontario, caratterizzati dalla vendita dei titoli di carbonio, generati dalla gestione delle attività forestali, a soggetti esterni, interessati a “comunicare” all’esterno la loro volontà di contribuire alla riduzione delle emissioni complessive attraverso azioni di sostegno alle attività di carbon sequestration.

Il problema è che la diffusione dei mercati volontari dei crediti di carbonio, in un contesto in cui il carbonio è già contabilizzato dallo Stato ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto, crea problemi legati alla doppia contabilizzazione della risorsa.

Va segnalato che il problema del “doppio conteggio” è comune ad altre realtà nazionali, ma in diversi casi si è cercato di fornire una risposta al problema. Ad esempio, in Gran Bretagna (con Woodland CO2Code), in l’Australia (con la Carbon Farming Initiative) e in Francia (con la Charte de la Compensation Volontaire) lo Stato è intervenuto con chiare misure normative per facilitare e distinguere le attività nei due mercati e poter rendere più efficace e convergente l’azione volontaria e istituzionale. In Italia, invece, a tutt’oggi, tale azione non ha trovato applicazione.

La soluzione a questo problema è uno dei punti più interessanti contenuti nel Codice Forestale del Carbonio presentato a Torino. Il documento, infatti, nel proporre per i proprietari e/o gestori delle risorse forestali e agricole uno schema di buone pratiche per la realizzazione di progetti utili alla generazione dei crediti di carbonio, in attesa che lo Stato intervenga con chiarimenti normativi sui diritti di proprietà dei crediti e/o sui metodi di compensazione diretti ed indiretti dei gestori forestali e agricoli ed al fine di prevenire il doppio conteggio dei crediti (ovvero il loro utilizzo contemporaneo nel mercato istituzionale e in quello volontario), propone che gli operatori interessati a commercializzare nell’ambito del mercato volontario i propri titoli possano farlo se contestualmente richiedono all’ufficio competente del Ministero dell’ambiente di “stralciare” le superfici da essi gestite dal computo del bilancio nazionale delle emissioni.

Questo sistema, quindi, dovrebbe risolvere il problema della doppia monetizzazione dei titoli utilizzando il “Registro nazionale dei crediti di carbonio” in modo inverso rispetto ad oggi: il registro, infatti, riguarderebbe le superfici che gli operatori privati chiedono di escludere dalla contabilizzazione nazionale, per poter liberamente commercializzare i titoli nell’ambito dei mercati volontari. La possibilità è tuttavia subordinata all’adesione del Codice nel suo complesso (e quindi all’adozione delle best practices in esso contenute).

La proposta del Codice sembra interessante e comunque utile per smuovere le acque in uno scenario che da troppo tempo vede il mancato riconoscimento del ruolo del settore agroforestale nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici attraverso il sequestro del carbonio nel suolo e nelle piante.

Per quanto riguarda l’iter di questa proposta, a Torino è stata presentata la versione 0.3 del Codice Forestale del Carbonio ed il prossimo passo prevede la prosecuzione della fase di consultazione pubblica per poi giungere successivamente al confronto con le istituzioni e con i Ministeri che avranno il compito di recepire il documento. 

Per maggiori informazioni e per partecipare alla consultazione pubblica sul Codice (che è gestita attraverso un apposito forum) si può visitare il sito http://www.rivistasherwood.it/serviziecosistemici.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi