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Decreto rifiuti, il Senato chiede di alleggerire gli adempimenti per gli agricoltori

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un ordine del giorno per impegnare il Governo a chiarire alcuni aspetti legati agli adempimenti posti a carico delle imprese agricole in materia di rifiuti. In particolare, sulla base dell’articolo 190 dello schema di decreto legislativo che recepisce la Direttiva quadro in materia di rifiuti e, conseguentemente, modifica la relativa disciplina contenuta nel “Codice Ambientale”,  gli imprenditori agricoli che producono rifiuti non pericolosi non devono tenere il registro di carico e scarico, né iscriversi al Sistri, ma dovrebbero tenere il registro di carico e scarico per l’attività di  trasporto in conto proprio di rifiuti non pericolosi.

La Commissione, pertanto, evidenziato come la direttiva comunitaria imponga l’obbligo di tenuta di un registro cronologico soltanto a carico dei produttori di rifiuti pericolosi, nonché delle imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che operano in qualità di commercianti e intermediari di rifiuti pericolosi, rileva che gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135, del codice civile, che trasportano rifiuti non pericolosi, dovrebbero essere esonerati dai citati adempimenti e come questa interpretazione sia  coerente anche con il fatto che i medesimi soggetti non hanno l’obbligo del registro per la produzione di rifiuti non pericolosi.

Tutto ciò premesso, quindi, la Commissione ha impegnato  il Governo a verificare in sede comunitaria la correttezza di una norma interpretativa relativa alla non sussistenza dell’obbligo per gli imprenditori agricoli a tenere il registro di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi. Il chiarimento si impone, anche considerata l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo, già approvato al Consiglio dei Ministri e firmato dal Presidente della Repubblica.

Il nuovo provvedimento, oltre alle previsioni in materia di Sistri e di coordinamento degli adempimenti previsti per la gestione dei rifiuti, per quanto di interesse per il settore agricolo, contiene alcune novità rilevanti che riguardano la riscrittura delle norme in materia di esclusioni dal campo di applicazione della disciplina in materia di rifiuti;  la nuova definizione dei criteri per poter qualificare come sottoprodotti e non come rifiuti i residui di produzione; la nuova definizione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto, per gli scarti produttivi sottoposti ad operazioni di recupero.

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