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Difesa integrata, per quest’anno l’obbligo non ricade nel regime di condizionalità degli aiuti

Il reg. CE 1310/2013 che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), nel modificare alcuni regolamenti sulle risorse e la loro distribuzione in relazione all’anno 2014, stabilisce che la difesa integrata non rientra tra i criteri di gestione obbligatori del regime di condizionalità, essendo stato eliminato il riferimento all’ultimo periodo dell’art. 55 del reg. CE 1107/2009 relativo all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari che  prevede l’applicazione dei principi generali in materia di difesa integrata a partire dal 1° gennaio 2014.

Pertanto, secondo il Ministero delle Politiche agricole, l’unico adempimento del Piano Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci che per quest’anno viene richiesto alle imprese agricole è l’obbligo di dimostrare di conoscere, disporre direttamente o avere accesso ai dati metereologici dettagliati per il territorio d’interesse, acquisibile anche attraverso collegamento in rete, secondo quanto previsto dal punto 7.2.3, lett. a) del Piano, servizio  che dovrebbe essere messo a disposizione da ciascuna Regione.

Qualora l’impresa agricola operi in una regione nella quale l’amministrazione competente non abbia provveduto a garantire tale servizio, l’imprenditore agricolo deve dimostrare di essersi avvalso quanto meno del servizio di consulenza previsto dal Piano stesso. Tali obblighi, pur non essendo al momento oggetto di sanzioni, è necessario che siano rispettati in quanto preludono ad un’attuazione della difesa integrata che resta pur sempre un adempimento obbligatorio ai sensi della dir. 2009/128/CE.

Il Piano nazionale ha disciplinato l’obbligo previsto dalla direttiva 2009/128/CE stabilendo: delle norme di produzione obbligatorie per tutte le imprese agricole ricadenti nel regie di condizionalità e che non saranno oggetto di sostegno nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale; un Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, a carattere volontario, oggetto di sostegno con specifico regime di aiuti da prevedere nella programmazione dei nuovi PSR. Le produzioni agricole ottenute sulla base di tale disciplinare di qualità più restrittivo rispetto alla base line obbligatoria, saranno contraddistinte da un logo di proprietà del Ministero delle Politiche Agricole.

Secondo i dati del Mipaaf il 67 per cento della superficie coltivata è oggi interessata dal metodo di difesa integrata con il quale si ottiene l’88,7% della produzione ortofrutticola italiana.
 

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