E’ operativo il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata
Il Ministero delle Politiche Agricole ha presentato ufficialmente il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata che si articola in un disciplinare di produzione vincolante ed in un sistema di controllo da parte di organismi indipendenti. La produzione integrata definita nei disciplinari regionali è diventato lo standard nazionale riconosciuto dagli operatori che operano nell’ambito delle attività pubbliche (Piani di Sviluppo Rurale, Ocm ortofrutta, sistemi di qualità) e dagli operatori privati (distributori e trasformatori). Il Ministero ha creato un Sistema informativo che gestisce l’adesione al Sqnpi e la verifica della conformità del processo produttivo rispetto ai disciplinari regionali. Sono previsti due percorsi. Il primo, riguarda a verifica della fase di campo con l’attestazione di idoneità in maniera da garantire l’adempimento agli impegni delle misure agro-ambientali necessarie per procedere al pagamento dell’aiuto; il secondo che é costituito dalla verifica delle fasi successive a quelle di campo e cioè quelle della post raccolta, condizionamento, trasformazione, distribuzione per poter certificare il processo produttivo e contraddistinguere le relative produzioni con il marchio Sqnpi. Non bisogna dimenticare, inoltre, dal momento che le condizioni e le modalità applicative della Produzione integrata definita nell’ambito dello sviluppo rurale si stanno estendendo anche ai piani operativi delle Organizzazioni di produttori con risorse dell’Ocm ortofrutta che in un prossimo futuro il Sqnpi potrebbe coinvolgere anche questo ulteriore ed ampio comparto agricolo. Attualmente i disciplinari sono comuni. In futuro si potrebbe mutuare piani di controllo, un regime di controllo, esclusioni, riduzioni per non conformità e così via. L’obiettivo del sistema è quello di valorizzare le produzioni agricole nazionali. La strategia si articola nella gestione dei processi produttivi in regime di qualità, nella semplificazione delle procedure e nella realizzazione di economie di scala. Per quanto riguarda la semplificazione delle procedure è stato istituito un Sistema informativo per l’adesione e la gestione del Sqnpi. Ciò comporta la riduzione degli adempimenti (notifica dell’ adesione e rendicontazioni); interazioni con il Sian ed il fascicolo aziendale per le verifiche amministrative; un report per l’esercizio della vigilanza; un sistema armonizzato per il rilievo delle non conformità e delle irregolarità; un’impostazione per comparti (adesione operatori, controllo ed organismi di certificazione, vigilanza (Organismo tecnico scientifico, Ispettorato Centrale Repressione Frodi, Regioni, statistiche). La semplificazione e l’ampio spettro applicativo dovrebbero garantire un’elevata adesione degli agricoltori in forma singola o associata al sistema, una riduzione dei costi di certificazione, un aumento dell’impatto sull’opinione pubblica ed una notorietà del marchio che contraddistingue la produzione integrata. In merito alla disciplina di produzione sono state elaborate le linee guida nazionali ed i disciplinari di produzione regionali che sono pubblicati sui siti delle Regioni, articolati in un elenco delle sostanze attive ammesse per coltura e nell’elenco delle pratiche agronomiche considerate ammesse nella produzione integrata. Per quanto riguarda il regime e le modalità di gestione del Sistema è prevista una procedura di adesione, gestione e controllo. Il Sipi (Sistema informativo per l’adesione e la gestione del Sqnpi) prevede due percorsi la certificazione e la conformità della fase di coltivazione alle norme del disciplinare (misure agroambientali). Gli operatori che possono aderire al sistema sono: operatori agricoli in forma singola o associata, condizionatori, trasformatori, distributori nel caso in cui il prodotto sia commercializzato sfuso. Per i soggetti che non siano operatori agricoli é prevista la costituzione di un fascicolo in forma anagrafica con le modalità previste dal sistema informativo predisposto per l’adesione al Sqnpi. Per quanto concerne l’accesso al sistema di controllo e certificazione gli operatori che aderiscono al sistema devono adottare il disciplinare produzione integrata della Regione ove insiste la sede operativa aziendale. I produttori aderenti ad associazioni interregionali devono adottare il disciplinare della Regione nella quale é ubicata l’azienda. I produttori che hanno aziende ricadenti in due o più Regioni, confinanti possono adottare integralmente il disciplinare della Regione dove insiste la parte prevalente dell’azienda stessa. Nel caso in cui la coltura non sia prevista dal disciplinare della Regione di appartenenza, può essere adottata la corrispondente parte del disciplinare della Regione confinante. Oltre alla fase di coltivazione in campo, le verifiche si estendono anche alla raccolta, post raccolta, conservazione, trasporto, trasformazione, distribuzione (sfuso). Il Marchio che viene apposto alle produzioni certificate è costituito da un’ape che vola in campo bianco. Per quanto concerne le misure di vigilanza e controllo sul sito della Rete Rurale saranno pubblicati gli organismi di controllo accreditati per la certificazione delle produzioni ottenute dal Sqnpi mentre la verifica sarà effettuata tramite il Sipi (si prevede la presenza di una matrice con Item riferiti ai singoli impegni del disciplinare). |
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