il Punto Coldiretti

Ecco il Piano sementiero per l’agricoltura bio, ora stop a deroga per sementi convenzionali

Sono stati presentati a Milano, nella sede del  Centro per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, i risultati del progetto durato quattro anni relativo al Piano sementiero biologico, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole sulla base di quanto  previsto dal Piano Nazionale d’Azione per l’agricoltura biologica.

Il secondo biennio di ricerca ha messo in luce le varietà di alcune colture più adatte al metodo di produzione biologico. Si tratta di cereali, foraggere ed ortive per  ben 18 specie tra  cui  grano duro e tenero, riso, erba medica, porro, cipolla, pomodoro da industria, pomodoro da insalata, zucchine. Le tecniche di miglioramento genetico adottate hanno avuto un approccio innovativo in quanto accanto al miglioramento genetico di tipo “evolutivo” condotto dai solo esperti degli istituti di ricerca,  si è affiancato quello “partecipativo“, il cui scopo resta, al pari del miglioramento genetico classico, l’ottenimento di varietà migliorate, ma prevede, in aggiunta, la partecipazione degli agricoltori al processo di selezione e punta all’ottenimento di varietà ad ampia  base genetica.

Il modello partecipativo ha il grande vantaggio di garantire uno scambio di informazioni ed esperienze tra le imprese agricole biologiche ed il mondo della ricerca scientifica evitando l’annoso problema del mancato trasferimento dei risultati della ricerca all’agricoltura ed il fatto che spesso i progetti di ricerca sono impostati senza tener in considerazione le effettive necessità di chi produce sulla base della domanda di mercato.

 Il raggiungimento dell’obiettivo di individuare un elenco di varietà adatte al metodo biologico, consentirebbe,  ora, secondo quanto dichiarato da Pier Giacomo Bianchi, direttore del  Centro di sperimentazione e certificazione delle sementi (Cra-Scs), di poter decidere la soppressione dell’istituto della deroga che consente all’agricoltore biologico di poter ricorrere alle sementi convenzionali, se manca la varietà che egli intende coltivare, opzione che, tra l’altro, la Commissione Ue intende abrogare con la nuova proposta di regolamento di modifica del reg. CE 834/2007. 

Del resto, i dati,  dimostrano che per diverse varietà di colture, l’Italia ha, ormai, raggiunto l’autosufficienza. Tale posizione è stata condivisa da Coldiretti e dal Consorzio delle Organizzazioni di Agricoltori Moltiplicatori di Sementi,  mentre parere contrario ha espresso l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica.

Del resto, a fronte di una crescita dell’agricoltura biologica in Italia, come evidenziano i dati del Sinab e l’andamento dei consumi monitorato dall’Ismea, si assiste ad un’involuzione del mercato delle sementi biologiche e  di altri materiali di propagazione vegetativa idonei per l’impiego in agricoltura biologica. I dati evidenziano, infatti, una riduzione  nel periodo 2008-2013 della diponibilità di sementi biologiche proprio a causa dell’abuso del ricorso al sistema della deroga che non ha incentivato le ditte sementiere a produrre varietà per l’agricoltura biologica vista la preferenza manifestata da parte degli agricoltori a ricorrere comunque alla semente convenzionale.

La moltiplicazione di sementi con metodo biologico è passata in Italia da 12.544 ,46  ettari nel 2008, a 7.444,87 ettari nel 2013 che rappresenta circa  il 3,9% dell’intera superficie nazionale utilizzata per produrre sementi soggette a certificazione, con una riduzione nella produzione di sementi bio pari a circa il  30%.  Si mantiene rilevante, invece, il numero di richieste di deroga per l’impiego di sementi convenzionali nelle produzioni biologiche, pari ad oltre 35.258 domande presentate nella stagione 2012  in netto aumento rispetto al 2004, che contava  33.663 deroghe, secondo i dati del CRA-SCS. Secondo un’analisi compiuta da Coldiretti, sulla base dei dati disponibili, le varietà che entro il 2021 potrebbero raggiungere l’autosufficienza sono avena, frumento duro, cece, farro, trifoglio e veccia.

Coldiretti esprime grande apprezzamento per il lavoro compiuto che rende il nostro paese all’avanguardia nel settore dell’agricoltura biologica. Sta ora  a tutti i soggetti della filiera ed alle istituzioni competenti, garantire che tali risultati siano appiccati in modo da far compiere un salto di qualità agli alimenti biologici offerti ai consumatori.

Tutto il materiale scientifico prodotto dal progetto relativo al piano sementiero in agricoltura biologica è disponibile qui.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi