Emergenza rifiuti, multe più pesanti per tutelare le campagne
Con il decreto legge 172 del 6 novembre 2008 il Governo ha adottato le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania, stabilendo, tra l’altro, norme sanzionatorie particolarmente pesanti per la scorretta gestione dei rifiuti. L’articolo 6 del decreto legge, nel ridisegnare il quadro sanzionatorio in materia di gestione dei rifiuti da applicare ai territori in cui vige lo stato di emergenza rifiuti (come, in particolare, la regione Campania), prevede l’applicazione di gravose sanzioni penali, sia nei confronti di soggetti privati che di titolari di imprese e responsabili di enti. Ad esempio, è disposta la reclusione fino a tre anni e mezzo per l’ipotesi di abbandono o scarico di rifiuti speciali pericolosi o di rifiuti domestici ingombranti o, ancora, la reclusione fino a cinque anni, per i titolari di imprese o responsabili di enti che abbandonino o scarichino rifiuti pericolosi. La norma adottata, che trova applicazione soltanto in alcuni territori, aggrava molto la responsabilità per la corretta gestione dei rifiuti domestici e produttivi, imponendo la necessità che, soprattutto nell’esercizio delle attività di impresa, i titolari adottino virtuosi comportamenti. Si conferma, inoltre, la necessità, più volte rappresentata da Coldiretti, di procedere, a livello territoriale, alla sottoscrizione, con le amministrazioni locali, di accordi di programma per la gestione dei rifiuti, finalizzati alla creazione di circuiti di conferimento controllati e organizzati. |