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Emissioni, è la Cina il paese più inquinante

E’ la Cina la prima emettitrice globale di Co2, e con un trend in crescita. Il dato era noto, ma a confermarlo arrivano anche le statistiche pubblicate dal Department of Energy degli Usa che presenta gli ultimi dati (riferiti al 2009) delle emissioni di anidride carbonica derivanti dagli usi finali dell’energia (residenziale, terziario, trasporti ed industria) a livello mondiale.

Secondo l’autorevole istituzione americana, la Cina ha emesso nel 2009 più di 7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, pari al 25,3% delle emissioni globali. Si tratta del valore più alto non solo se confrontato con quello degli altri Paesi, ma anche rispetto ai dati continentali.

Le emissioni totali del nord America nel 2009, infatti, sono state pari a circa 6,4 miliardi di tonnellate, quelle dell’Asia – Cina esclusa – ammontano a 5,5 miliardi di tonnellate, mentre l’Europa – esclusa la Russia e le ex repubbliche sovietiche che si aggirano attorno a 2,3 miliardi di tonnellate – presenta un totale di emissioni pari a circa 4,3 miliardi di tonnellate.

Più bassi i valori continentali dell’America centrale e meridionale pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate e quelle dell’Africa che sono state pari a circa 1,1 miliiardi di tonnellate. Per quanto riguarda gli Usa, sempre secondo il rapporto, le emissioni nel 2009 sono state pari ad oltre 5 miliardi di tonnellate (17,8% delle emissioni globali), un valore che si avvicina a quello totale dell’Asia (sempre escludendo la Cina).

Le emissioni Italiane nel 2009 ammontano ad oltre 400 milioni di tonnellate di anidride carbonica, pari al 1,33% delle emissioni globali. Si rileva, tuttavia, che mentre Stati Uniti e Italia  presentano un trend di riduzione delle loro emissioni (anche a causa della crisi economica) la Cina, invece, è in fase di forte crescita.

Le statistiche americane riportano, dunque, all’attenzione i pesanti divari esistenti in termini di emissioni tra i paesi industrializzati occidentali, i paesi in via di sviluppo e le nuove potenze emergenti asiatiche, con le conseguenti difficoltà di raggiungere accordi su obiettivi condivisi di riduzione delle emissioni nell’ambito del negoziato internazionale sul clima, come anche dimostrato dagli esiti della recenti conferenze di Copenhagen nel 2009 e di Cancun nel 2010.

Un’altra interessante elaborazione statistica del dipartimento Usa riguarda il dato delle emissioni pro-capite per Paese (ovviamente influenzato dal rapporto tra emissioni nazionali per gli usi finali di energia e livello di popolazione) che, per l’Italia, nel 2009 è stato pari a 7013 kg/pc (inferiore ai dato tedesco e a quello spagnolo, ma superiore a quello francese).

Le statistiche pubblicate dal dipartimento energia americano possono essere consultate direttamente dal sito:
http://tonto.eia.doe.gov/cfapps/ipdbproject/IEDIndex3.cfm?tid=90&pid=44&aid=8.

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