il Punto Coldiretti

Fitofarmaci, approvato l’uso in deroga del Vydate 10L per il tabacco

Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta della Coldiretti di autorizzare l’uso in deroga del Vydate 10L per il tabacco per un periodo di 120 giorni a partire dal mese di aprile. La Commissione consultiva per i prodotti fitosanitari ha deliberato l’approvazione del provvedimento che sarà emanato a breve per consentire ai tabacchicoltori di iniziare in tempo utile i trattamenti con il formulato a base della sostanza attiva Oxamil, prodotto dalla multinazionale Dupont.

La riforma della legislazione comunitaria in materia di agrofarmaci se da un lato è volta a garantire processi di produzione più sostenibili in agricoltura, dall’altro lato sta determinando l’uscita dal mercato di numerose sostanze attive creando non poche difficoltà soprattutto per alcune colture, in merito alla lotta a pericolosi patogeni e fitopatologie.

Già in precedenti occasioni, Coldiretti ha segnalato ai ministeri competenti i problemi specifici del tabacco, coltura spesso coltivata su terreni sabbiosi e di conseguenza fortemente infestanti da nematodi (> 1000 larve / 100 g di terreno), in particolare da Meloidogyne incognita.

Fino alla campagna 2011 le misure di contenimento di Meloidogyne incognita prevedevano l’uso di agrofarmaci di sintesi ormai revocati o solo temporaneamente autorizzati. L’impiego di prodotti ad azione di contatto e biologici non può rappresentare una valida alternativa né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista economico in quanto i danni derivati dalla scarsa efficacia dei suddetti prodotti sono spesso assai rilevanti.

Infatti, il tabacco è coltivato, prevalentemente, in monosuccessione e, quindi, si presta ad essere una coltura facilmente attaccabile dai nematodi galligeni. E’ evidente che per il futuro i tabacchicoltori dovranno adottare nuove soluzioni tecniche per il contenimento dei nematodi, che preveda l’utilizzo di prodotti di pre-trapianto integrati ad applicazioni mirate in post-trapianto con ala gocciolante.

L’autorizzazione rilasciata dal Ministero della salute ha avuto un percorso semplificato in quanto, per quanto riguarda l’impiego di prodotti in pre-trapianto, recentemente il dicastero aveva approvato l’estensione di impiego del formulato Vydate 5G contenente la sostanza attiva Oxamil in formulazione granulare sulla coltura del tabacco.

A fronte di una mancanza di sostanze attive alternative, per evitare seri problemi di carattere fitosanitario che comprometterebbero la campagna tabacchicola 2012 delle Regioni in cui è diffusa la coltivazione, Coldiretti ha ritenuto necessario ottenere la possibilità di impiego del principio attivo Oxamil in formulazione liquida (fitofarmaco denominato Vydate 10L) in modo localizzato esclusivamente sulle file; la distribuzione mediante impianto di irrigazione a goccia in prossimità dell’apparato radicale della coltura accresce l’efficacia del prodotto riducendo le perdite dello stesso nell’ambiente.

Pertanto, con riferimento all’ art. 53 del Reg. CE 1107/2009  relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, è stata chiesta autorizzazione d’impiego di Vydate 10L, limitatamente alle regioni tabacchicole (Veneto, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Campania), per un periodo massimo di 120 giorni, per contrastare e contenere questi temibili parassiti per i quali è impossibile il controllo ricorrendo alle sole tecniche agronomiche.

L’applicazione di questo prodotto dovrà essere effettuata solo attraverso impianto di microirrigazione a goccia, in grado di limitare fortemente l’impatto ambientale e nel contempo di ottemperare al meglio alle normative vigenti. Peraltro, tale pratica di distribuzione risulta in fortissimo aumento e pare destinata a raggiungere la quasi totalità della superficie coltivata a tabacco.

La procedura di autorizzazione dell’uso in deroga non ha incontrato particolari problemi perché il Vydate 10L contiene la sostanza attiva Oxamil, approvata e regolarmente autorizzata in tutto il territorio dell’Unione Europea ed iscritta in Allegato I, della Dir. 91/414/CEE. In accordo con la Direttiva 2006/16/CEE; tale inclusione e’ stata ottenuta per un primo periodo di 10 anni con validità sino al 31 luglio 2016 e con possibile rinnovo per ulteriori 10 anni.

Attualmente, il formulato commerciale  Vydate 10L (Reg. N.11611 del 20.02.2003) e’ autorizzato in Italia come nematocida sulle colture di pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchino, melone e cocomero. L’accoglimento dell’ istanza presentata da Coldiretti, di concerto con la casa produttrice Dupont, è un intervento importante per la  tabacchicoltura italiana considerato che  il nostro Paese è il  maggior paese europeo produttore di tabacco. Secondo il rapporto Istat “Le intenzioni di semina delle principali colture erbacee Annata agraria 2010-2011”, in Italia, si contano 2.340 aziende agricole specializzate nella tabacchicoltura.

Il settore  si trova in una fase di grande ristrutturazione e di miglioramento dell’efficienza di filiera, progetto nel quale Coldiretti è fortemente impegnata tramite l’Organizzazione Nazionale Tabacco Italia. Il comparto attraversa un momento molto importante per la definizione del suo futuro, perché si trova ad un bivio: da un lato, è il primo anno in cui non vige più l’aiuto accoppiato alla produzione, dall’altro, è in una fase molto significativa in quanto si è avviato un diverso rapporto commerciale con le manifatture grazie all’accordo stipulato tra Philips Morris e Coldiretti, basato sul concetto di filiera corta che richiede nell’attuazione una ottimizzazione dei costi della filiera e una razionalizzazione delle strutture.
 
Pertanto, è quanto mai importante, visto il ruolo strategico che tale coltura riveste in molte aree marginali del nostro paese in termini di sviluppo economico ed occupazionali, garantire il futuro delle coltivazioni di tabacco italiane, tra le migliori a livello mondiale. Tale sviluppo é legato all’evoluzione della ricerca, all’affinamento delle tecniche agronomiche, tra cui appunto la lotta fitopatologica e alla sostenibilità di un settore che in Italia impiega oltre 60.000 addetti che arrivano a 200.000 con l’indotto.

L’ottenimento del provvedimento di uso in deroga del Vydate 10L segna un nuovo successo della Coldiretti nella strategia di difesa di alcune molecole importanti per la lotta fitopatologica visto che i processi di revisione delle sostanze attive condotti in sede comunitaria, hanno comportato la fuoriuscita dal mercato di molte sostanze che non sono state sostituite con altre altrettanto efficaci sì che al momento alcune colture sono completamente “scoperte” rispetto alla possibilità di praticare la lotta fitopatologica mettendone a rischio la sopravvivenza.

Del resto, anche quando dal 2014 sarà obbligatoria per tutta l’agricoltura il ricorso alla difesa integrata, è comunque indispensabile poter contare su un numero sufficiente di molecole di sintesi chimica,  altrimenti questo sistema a basso impatto ambientale non può essere praticato.

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