Fitofarmaci, si avvicina lo stop all’uso d’emergenza di sostanze attive per ortofrutta e vivai
Si avviano alla scadenza, nei mesi di ottobre e novembre, gli usi d’emergenza di alcuni prodotti fitosanitari, il cui uso in deroga è stato rilasciato nei mesi di giugno e luglio, ma i cui decreti sono stati pubblicati in ritardo sul sito del Ministero della Salute. L’impresa titolare dell’autorizzazione è responsabile delle attività che la stessa ha demandato ad una società terza in merito all’ importazione, trasporto e stoccaggio della sostanza attiva cloropicrina nel rispetto delle vigente normativa in materia di gas tossici. L’autorizzazione rilasciata ha validità dal 25 giugno 2014 al 22 ottobre 2014. Il decreto specifica nei gli allegati che le operazioni di trattamento e scopertura delle aree trattate, che non deve avvenire prima di 8 giorni dal trattamento, devono essere effettuate da operatori specializzati ed autorizzati ai sensi del Regio Decreto 7 gennaio 1927, n. 177. Si avverte, poi, che tra la scopertura delle aree trattate e l’inizio della semina o dei trapianti, devono passare almeno 7 giorni. Durante le operazioni di fumigazione e rimozione dei teli di plastica ed in caso di eventuali rientri nei terreni trattati entro 24 ore dal trattamento, occrre usare una maschera facciale completo munita di filtro combinato A2/P3, indumenti protettivi e guanti. Inoltre, con decreto dell’ 8 luglio 2014 è stato autorizzato l’impiego del prodotto, sempre a base di chloropicrina, Tripicrin – Ranan 2014, da usare come agente fumigante per il controllo di patogeni fungini del suolo, sulle colture di anemone e ranuncolo in pieno campo ed ambiente protetto (serra, tunnel, ombraio). Il prodotto potrà essere applicato nelle sole Regioni Liguria e Campania. L’autorizzazione rilasciata ha validità dall’ 8 luglio 2014 al 5 novembre 2014. Per quanto riguarda le modalità di impiego da parte dell’operatore di tale prodotti fitosanitario, valgono le stesse avvertenze di sicurezza sopra indicate per il Tripicrin e quindi devono essere obbligatoriamente usati i Dispositivi di Protezione Individuali consistenti in maschera tuta e guanti. Infine, nel settore della frutta a guscio, essendo stata segnalata la necessità di poter disporre di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva fosmet ritenuta indispensabile per il controllo dell’avversità Balanino (Curculium nucum) sulla coltura del nocciolo, con decreto dirigenziale del 9 luglio 2014, è stata concessa l’estensione di impiego del prodotto Spada Wdg alla coltura del nocciolo per un periodo di 120 giorni (scadenza 6 novembre 2014). Al fine di proteggere gli organismi acquatici, é prevista una fascia di sicurezza non trattata di 20 metri, se la sostanza attiva è somministrata ricorrendo all’uso di ugelli antideriva oppure 30 metri in assenza d’impiego di ugelli antideriva. Secondo le statistiche ufficiali Fao, i Paesi produttori di nocciole a livello mondiale sono attualmente 30, sette in più rispetto al 2000. La produzione annua mondiale di nocciole in guscio si aggira attorno alle 872.000 t (media 2008-12, dati Fao 2014), 914.000 t nel 2012, il 35% in più rispetto al 2000. La produzione si concentra principalmente in due Paesi: al primo posto si pone la Turchia con 600.000 t/anno, al secondo l’Italia con 105.000 t/anno. E’ evidente che la definizione di una fascia di sicurezza da 20 a 30 metri non può che penalizzare gravemente i produttori italiani di nocciole. |