Come si racconta sui social un’impresa e un mercato contadino
Nel secondo webinar organizzato da Inipa-Coldiretti Education per Fondazione Campagna Amica si è ragionato assieme ad Alex Giordano, professore di Marketing e trasformazione digitale all’università Federico II di Napoli, di comunicazione e posizionamento ed in particolare delle importanti opportunità rappresentate dalla comunicazione sui social media. I mezzi digitali sono un canale imprescindibile per il marketing di un’impresa agroalimentare, in particolar modo se è un’attività business to consumer, quindi che si rivolge principalmente ai consumatori. D’altra parte la sovrapposizione tra mondo fisico e quello digitale caratterizza la nostra attuale società dei consumi ed è stata resa ancor più evidente con l’emergenza sanitaria. Ma cosa pubblicare sui social? E’ fondamentale che l’imprenditore decida che racconto vuole fare di sé, dei suoi prodotti e della sua azienda e che pensi al tipo di clienti a cui si rivolgerà, che cosa vorrebbero sapere, conoscere, vedere. Alex Giordano ci invita a pensare alle molteplici possibilità di rappresentazione e narrazione dei prodotti agroalimentari citando quello che ha chiamato il “sistema delle ‘S’ dell’agroalimentare”: sapere, status, spettacolo, sapore, sensorialità, storia, salute e sostenibilità. E quindi possono essere postate sui social belle fotografie dei prodotti (attenzione alla qualità delle foto!), piccoli cenni di storia di prodotti della biodiversità e della tradizione del territorio, tavole imbandite con eleganza per valorizzare i prodotti, raccontare le proprietà benefiche sulla salute e il benessere di una pianta, un frutto ecc.. Ma i mercati contadini e la presenza esclusiva di prodotti stagionali e del territorio, raccolgono i simboli territoriali dello scorrere delle stagioni; il tempo della conversazione sui social va scandito sul calendario della terra, con i prodotti, le biodiversità territoriali, le ricette, gli usi, gli eventi connessi (ad es. giornata mondiale dell’alimentazione e altri simili) e con essi i ritmi e dalle attività dell’impresa agricola e del lavoro dell’imprenditore. Il consumatore, in questo modo, attraverso i post sui social, entrerà in contatto con la vita dell’azienda, il suo lavoro, ricaverà conoscenze nuove sulla storia e le tradizioni ma anche sui momenti giusti in cui consumare questo o quel prodotto, raccoglierà idee su come utilizzare i prodotti, nuove ricette, si farà venire l’acquolina in bocca e troverà spunti su come impiattare o allestire la tavola o quali bicchieri sono corretti per i diversi vini. E tutto ciò racconta, in tanti frammenti come un puzzle che si compone, i valori di Campagna Amica e dei Farmers’ Market, la sostenibilità, l’educazione alimentare, l’importanza delle radici e al contempo l’innovatività del progetto, il suo valore sociale, ambientale. |
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