Il futuro dei campi: dalla filiera corta all’agricoltura di precisione
La Fao descrive le aziende agricole a conduzione famigliare come i veri custodi dell'agricoltura e i protagonisti della transizione agro-ecologica a livello mondiale. Per capirne meglio il perché, Inipa Coldiretti Education ha invitato il Direttore della Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli e l'esperto Giuseppe Peleggi a parlarne nel 4° webinar organizzato per Mps Academy. La Fondazione Campagna Amica, oltre a far dialogare tra loro realtà apparentemente distanti come città e campagna, agricoltori e consumatori, grazie al suo approccio pragmatico e alle opportunità offerte dalla decreto legislativo di "Orientamento e modernizzazione del settore agricolo", ha promosso una filosofia di agricoltura italiana che sa produrre ricadute positive per la società nel suo insieme. Non sorprendono quindi i numeri in constante crescita registrati dalla vendita diretta e dai farmers’ market: negli ultimi 3 anni il fenomeno ha registrato una crescita degli incassi del 20% (da una spesa media di 27 a 34 euro), ed un aumento dei visitatori di oltre il 30% (da 11 a 16 milioni di cittadini). E i margini per crescere ci sono ancora. Ma il mancato accesso al credito o a forme di microcredito per gli investimenti in innovazione sono talvolta un limite allo sviluppo di un'imprenditorialità agricola sostenibile, multifunzionale e orientata alla transizione ecologica. Se fino ad ieri il profitto a breve termine ci ha spinto a consumare risorse e capitale naturale in modo lineare, senza studiarne gli effetti derivati, ora dobbiamo ripensare l'economia in senso circolare e preoccuparci di lasciare alle generazioni future la stessa quantità di risorse naturali che abbiamo oggi. Allo stato attuale un modello produttivo può essere sostenibile solo quando è connesso in rete, nel senso più ampio del termine. Il settore ha quindi bisogno di investimenti in infrastrutture e connettività che generi un aumento delle informazioni e conoscenze disponibili utili per raggiungere gli obiettivi dell’agro-ecologia. L’innovazione e le nuove strumentazioni non devono servire per aumentare la quantità di prodotto a basso-costo, quanto piuttosto per ridurre gli sprechi di risorse (si pensi ad es. all’acqua) e misurare con precisione gli input produttivi. |
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