Formulati di rame a rischio con le nuove regole sui fitofarmaci
L’applicazione del regolamento CE n. 396/2005 concernente i livelli massimi di residui (LMR) di fitofarmaci nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale o animali, di modifica della direttiva 91/414/CEE del Consiglio, ha determinato la necessità di procedere alla revisione di alcune sostanze, al fine di verificare che siano compatibili con i nuovi Limiti Massimi di Residui (LMR), che si applicano dal primo di settembre del 2008. Per quanto concerne i fitofarmaci a base di rame, gli esperti del Ministero della Salute non hanno proceduto all’esame dei dossier presentati dalle case produttrici entro il termine stabilito, profilandosi, così, il rischio che tali prodotti non siano più disponibili sul mercato. Nel primo caso, data la limitatezza dei fitofarmaci utiizzabili nel metodo di produzione biologico, il mancato impiego del rame risulta particolarmente penalizzante; nel secondo caso, l’agricoltura convenzionale subirebbe un danno sensibile, in quanto si tratta di una sostanza attiva molto efficace per la lotta ad alcune batteriosi delle drupacee. A fronte di tale situazione, Coldiretti ha chiesto la riapertura della procedura di revisione dei formulati a base di rame, considerato che, a causa del processo di revisione già previsto dalla direttiva 91/414/CEE e della riforma della legislazione comunitaria attualmente in discussione a Bruxelles sui fitofarmaci, sussistono elementi di forte preoccupazione in merito alla riduzione del numero di sostanze attive presenti sul mercato. Una simile situazione andrebbe a penalizzare gli standard produttivi del comparto agroalimentare, sia in termini qualitativi che quantitativi. |