il Punto Coldiretti

Fumiganti, emanato il decreto per l’uso d’emergenza dell’1.3d su tabacco e fragola

E’ stato emanato dal Ministero della Salute il decreto ministeriale 14 marzo 2013 con il quale è stata concessa l’autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva 1,3-dicloropropene (ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009).

Pertanto, è stato dato il via libera all’immissione  in commercio dei prodotti per la lotta contro i nematodi su terreno destinato alla semina o trapianto delle colture di tabacco e fragola con la composizione e alle condizioni indicate nelle etichette allegate al decreto stesso. I fitosanitari in questione autorizzati (tra parentesi le case produttrici) sono: Condorsis Ec 2013 (Dow Agro Sciences Italia Srl); Condorsis Ii 2013 (Dow Agro Sciences Italia Srl); Telone Ec 2013 (Dow Agro Sciences Italia Srl); Telone Ii 2013 (Dow Agro Sciences Italia Srl); D-D Soil V (Kanesho Soil Treatment Sprl/Bvb); Didiclor 5 (Chemia Spa); Plantone Plus  (Plantchem Srl); Digeo V (Geofin Spa).

L’autorizzazione ha validità dal 15 marzo 2013 al 12 luglio 2013 per la coltura del tabacco e dal 1° giugno 2013 al 28 settembre 2013 per la coltura della fragola. Gli agricoltori possono così compensare il vuoto che ormai esiste nel settore della lotta a tali parassiti, favoriti da condizioni climatiche adatte e da coltivazioni esposte più di altre a tale problema, tra le quali appunto il tabacco e diverse colture ortofrutticole per le quali i nematodi costituiscono  i parassiti più temibili. La polifagia, le dimensioni e la sorprendente resistenza in condizioni ambientali avverse, rendono spesso difficile l’adozione di metodi di lotta efficaci.

Diffusi in tutto il mondo, i nematodi producono notevoli perdite economiche dovute non solo alla diminuzione di resa e qualità di diverse colture, ma anche al costo dei fumiganti per sterilizzare il terreno, a perdite economiche dovute alla necessità di rotazione con colture meno redditizie e all’aumento dei costi per le pratiche colturali necessarie per combatterli.

Coldiretti vede così accolta la propria istanza ed esprime apprezzamento per il lavoro compiuto dalle Amministrazioni competenti, in particolare per il Ministero della Salute ed il Ministero delle Politiche agricole, con le quali c’è piena condivisione rispetto all’importanza di difendere  colture che al momento sono completamente scoperte, nell’ambito della lotta fitopatologica, a causa dei diversi processi di revisione comunitaria che hanno portato fuori mercato molti fitofarmaci, non sostituibili nel breve periodo con altre molecole a causa dei lunghi tempi di sperimentazione e ricerca che richiede l’immissione in commercio di una nuova sostanza attiva.

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