il Punto Coldiretti

Fumiganti, ok all’uso in deroga dell’1,3D anche per ortive, fragole e fiori

Il Ministero della Salute ha firmato il decreto che autorizza l’impiego dei fitofarmaci a base di dicloropropene (1,3D) per un unico trattamento, nel periodo massimo di 120 giorni compreso tra il 13 luglio e il 9 novembre 2011, per la lotta ai nematodi dei terreni agricoli destinati alle seguenti colture: carote in pieno campo, pomodoro in serra, melanzane in serra, peperone in serra, zucchine in serra e in pieno campo, fragola in serra e in pieno campo, fiori in serra e in  pieno campo. Il provvedimento è entrato in vigore dal 3 luglio.

Questi i fitofarmaci autorizzati: Condorsis II Orticole, Telone Ec Orticole, Telone II Orticole, Condorsis Ec Orticole, D-D Soil III, Geoclean III, Digeo III Orticole, Didiclor 3, Plantone Pro.

Il Ministero ha, quindi, accolto le istanze delle imprese agricole ortofrutticole e vivaistiche che si erano viste escluse dall’uso in deroga dell’1.3D concesso, qualche mese fa, solo per il tabacco. Il provvedimento sostenuto da Coldiretti, consente di risolvere seppure transitoriamente, il grave problema dell’assenza, in commercio, di fumiganti per la lotta ai nematodi.

Il problema è stato affrontato da Coldiretti anche nel corso di un incontro con Agrofarma, l’associazione alla quale aderiscono le case produttrici di fitofarmaci, ma le prospettive non sono incoraggianti in quanto la Commissione Europea ha ormai un orientamento nettamente sfavorevole verso tali sostanze, anche se si rende conto che l’assenza di molecole alternative impone poi la necessità di ricorrere ad uno strumento provvisorio quale l’uso in deroga.

D’altro canto, le case produttrici non sono in grado al momento di proporre sul mercato una nuova sostanza. Le multinazionali interessate sono consapevoli di tale mancanza ma ci vorranno ancora alcuni anni prima che siano in grado di individuare delle alternative. Al momento quindi non resta alle imprese agricole che ricorrere ad alcune pratiche agronomiche.

Uno studio condotto dal Cnr-Istituto per la protezione delle piante, sezione di Bari, dimostra che pratiche utili possono essere: impiego di materiale di propagazione sano, rotazioni colturali, lavorazioni estive del terreno, anticipo della coltivazione in primavera, posticipo della coltivazione in autunno, ricorso a cultivar e portinnesti resistenti. Altre tecniche consigliate sono: esposizione al calore di bulbi e talee tramite  vapore  o  immersione in acqua calda e la solarizzazione.

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