il Punto Coldiretti

Gestione in campo delle potature, servono chiarimenti

È necessario chiarire quando la gestione in campo dei residui di potatura, ad esempio mediante bruciatura, non rientra tra le attività di smaltimento dei rifiuti. Questo l’oggetto della risoluzione 7/00100 presentata dall’onorevole Mazzoli ed attualmente in discussione in Commissione Ambiente della Camera dei deputati.

Nel documento si evidenzia che, sulla base della normativa vigente, alcune pratiche e consuetudini normalmente poste in essere nell’ambito delle attività agricole potrebbero essere considerate soggette alla normativa in materia di rifiuti, con conseguenti problemi per le imprese che si troverebbero a dover affrontare insostenibili oneri e costi di gestione di residui costituiti da sostanze agricole, naturali e non pericolose.

Il problema della qualificazione e della normativa applicabile si pone, maggiormente, per le operazioni di bruciatura in campo sul luogo di produzione dei residui di potatura e degli sfalci, per le quali già in molti Comuni ed in alcune Regioni è stato chiarito che non costituiscono attività di gestione dei rifiuti, purché effettuate nel rispetto dei regolamenti forestali, delle norme di sicurezza e delle buone pratiche agricole.

Preso atto delle problematiche che si stanno diffondendo sul territorio, nella risoluzione si chiede, quindi, l’impegno del Governo ad escludere, anche mediante apposito intervento normativo, l’applicazione della normativa in materia di rifiuti per tali attività, con riferimento a paglia, sfalci e potature derivanti dalle attività agricole.

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