il Punto Coldiretti

Gli europei bocciano ancora gli ogm, al via la valutazione della Commissione

A cinque anni di distanza dall’entrata in vigore della legislazione europea sugli alimenti e mangimi geneticamente modificati, la Direzione Generale Salute Pubblica e Tutela dei Consumatori della Commissione europea ha avviato una valutazione di alcuni degli aspetti principali, come la valutazione del rischio, il procedimento di autorizzazione ed i requisiti di etichettatura.

Si tratta di una valutazione ad ampio raggio, visto che coinvolge le esperienze condotte nei ventisette Paesi membri e l’approccio di alcuni dei partner commerciali europei più importanti e ne considera non soltanto l’efficacia – rispetto agli obiettivi posti – ma anche le differenti visioni per il futuro. Inoltre, la Commissione europea intende anche tenere conto dei bisogni della società nel suo complesso, in un settore che, senza dubbio, si sta evolvendo molto velocemente. 

Coldiretti, sta partecipando attivamente alla consultazione degli stakeholder, in quanto si tratta di una importante occasione per ribadire alcune questioni fondamentali come, per esempio, la necessità che la presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti e nei mangimi debba essere sempre segnalata in etichetta, senza la possibilità di ammettere soglie di tolleranza. Questo rappresenta, almeno, una garanzia ineludibile di trasparenza verso il consumatore. Si tratta, inoltre, di una occasione fondamentale per discutere della correttezza e della trasparenza dei procedimenti di valutazione del rischio ed autorizzazione.

E’ importante ricordare che secondo un recente sondaggio di Eurobarometro condotto sui temi della ricerca e dello sviluppo, i cittadini dell’Unione europea continuano a rifiutare gli ogm, anche se informati sui potenziali benefici e sui controlli del rischio. Questo studio rivela, infatti, che i prodotti transgenici sono percepiti come non naturali, qualitativamente poveri e privi di gusto, nonché rischiosi per la salute e per l’ambiente. Rispetto all’ingegneria genetica prevalgono, invece, atteggiamenti di precauzione, mancanza di fiducia e la richiesta di ulteriori ricerche.

I ricercatori che stanno svolgendo l’indagine sulla legislazione europea in materia di ogm hanno, inoltre, richiesto la partecipazione di Coldiretti su altri temi importanti come l’autorizzazione asincrona e l’accettazione pubblica.

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