il Punto Coldiretti

Grandi carnivori, servono soluzioni concrete al problema dei danni

Si è tenuto l’evento per il lancio della nuova Piattaforma europea in materia di coesistenza tra uomo e grandi carnivori mirata a sostenere il dialogo tra le organizzazioni che rappresentano le parti interessate a livello europeo. L’obiettivo è facilitare lo scambio di conoscenze e per promuovere metodi e strumenti per minimizzare i conflitti e trovare possibili soluzioni.
 
Si ricorda che l’iniziativa per i Grandi Carnivori era stata lanciata dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea lo scorso anno con lo scopo di incoraggiare un dialogo attivo con tutte le parti interessate ed esplorare le modalità di promozione della coesistenza fra uomo e grandi carnivori in Europa. Il progetto si basa sui risultati di iniziative precedenti, come ad esempio la Guida sulla gestione del livello di popolazione dei grandi carnivori del 2008 o l’iniziativa per i grandi carnivori per l’Europa, dei progetti Life e l’iniziativa europea per la caccia sostenibile del 2004.
 
Nel corso della sessione mattutina –  che ha visto anche la partecipazione  del Comitato delle Regioni e del Commissario europeo per l’ambiente –  i rappresentanti di 8 organizzazioni europee  hanno firmato l’accordo sulla partecipazione alla Piattaforma europea. Inoltre, la Commissione europea supervisionerà la Piattaforma nel ruolo di co-Presidenza per i primi due anni.

L’evento è stato aperto dalla rappresentante del Comitato delle Regioni, la quale ha introdotto i problemi legati alla presenza di grandi carnivori citando l’esempio della Francia, dove i lupi rappresentano una grave minaccia per gli allevamenti di ovini e bovini al pascolo, nonostante siano presenti solo pochi esemplari. Secondo il Comitato delle Regioni   è necessario trovare misure che rispondano alle esigenze della zootecnia e, contemporaneamente, a quelle della protezione dei lupi. Pertanto, questa piattaforma dovrà essere il luogo in cui si scambiano esperienze e buone pratiche al fine di trovare tali soluzioni.

Il Copa-Cogeca ha ricordato che le imprese agricole sono coinvolte in prima linea nella gestione di questa problematica. È perciò necessario un concreto contributo da parte del settore agricolo e zootecnico europeo per il successo della Piattaforma. Inoltre, ha aggiunto, sarà necessario sensibilizzare tutti i cittadini sul tema e sul valore aggiunto che porta questa iniziativa. Il Copa, ha detto, attende risultati concreti per le parti interessate e gli agricoltori, con flessibilità delle normative alle condizioni locali e regionali, e un ruolo costruttivo per la piattaforma.

Le organizzazioni firmatarie hanno concordato i seguenti principi. Lavorare all’interno del quadro giuridico comunitario: la Direttiva Habitat dell’Unione europea (92/43/CEE) è lo strumento giuridico globale per la conservazione e la gestione sostenibile delle specie di grandi carnivori in uno stato di conservazione favorevole nell’Ue. Garantire la base di conoscenze necessaria: qualsiasi gestione dei grandi carnivori deve essere determinata sulla base di prove scientifiche valide utilizzando i migliori dati disponibili e affidabili.
 
Riconoscimento delle considerazioni socio-economiche e culturali e delle preoccupazioni dei residenti: le società umane hanno il diritto di utilizzare le proprie risorse naturali e preservare il patrimonio culturale in modo sostenibile all’interno di paesaggi multifunzionali, di cui i grandi carnivori sono parte integrante. Il contributo delle attività economiche ai valori di quei paesaggi deve essere riconosciuta, così come la necessità di garantire la sicurezza pubblica.

Soluzioni ai conflitti attraverso il dialogo costruttivo tra le parti interessate: trovare soluzioni derivanti da conflitti con i grandi carnivori e facilitare la coesistenza tra uomo e grandi carnivori che  sono meglio raggiunti attraverso un dialogo costruttivo tra le parti interessate a livello locale, nazionale e comunitario. Queste soluzioni devono essere adattate alle condizioni locali e regionali.

Impegno nella cooperazione transfrontaliera: la stragrande maggioranza delle popolazioni delle specie di grandi carnivori nell’Unione europea interessano zone trans-nazionali. Pertanto, soluzioni nazionali non funzionano in modo isolato, senza dialogo significativo con le parti interessate che implica una cooperazione transfrontaliera all’interno dell’UE, e, se del caso, con i paesi vicini, tenendo conto, tra l’altro, le linee guida per i piani di gestione dei livelli di popolazione dei grandi carnivori.
 
Inoltre, nel corso dell’incontro sono state riviste e approvate le Terms of References della Piattaforma ed è stata stilata una lista di temi prioritari per il programma di lavoro della Piattaforma per il periodo 2014-2015. Coldiretti esprime perplessità rispetto alle linee di lavoro individuate che non sembrano profilare al momento alcuna proposta concreta  per risolvere i problemi che restano urgenti di una convivenza, al momento impossibile, tra grandi carnivori e imprese agricole zootecniche. I danni che stanno subendo gli allevamenti richiedono delle risposte urgenti che non possono attendere i tempi di un confronto che  ha tempi lunghi e che si profila orientato a privilegiare l’aspetto della conservazione rispetto a quello di un equilibrio tra protezione delle specie e tutela dell’attività agricola. 

 

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