Green Economy, ecco le proposte per la difesa del suolo
Sono state presentate le proposte sul tema della tutela del territorio e della difesa del suolo, predisposte dai gruppi di lavoro promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy. Il tutto con l’obiettivo di integrare l’economia con modelli di sviluppo sostenibili. Uno dei gruppi ha riguardato le filiere agricole di qualità ecologica ed è stato coordinato da Coldiretti. L’agricoltura, nella sua dimensione multifunzionale, riveste, infatti, un ruolo di spicco, soprattutto per la capacità di generare nuova occupazione e di fornire un contributo notevole alla salvaguardia del territorio, specie nelle aree interne, ove maggiormente si avvertono il degrado e l’abbandono, causati dalla carenza di beni e servizi destinati alla collettività. All’iniziativa ha preso parte il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando che ha condiviso le proposte dei gruppi, assicurando il proprio impegno alla realizzazione degli obiettivi prefissati dal Consiglio Nazionale, che mirano, in particolare, a superare i vincoli derivanti dal patto di stabilità per spese di prevenzione, tutela e messa in sicurezza del territorio, a favorire il ricorso alla detrazione fiscale per attività di miglioramento ambientale, a rivedere la disciplina urbanistica, attraverso la previsione, nei nuovi strumenti di pianificazione, di misure dirette al recupero di insediamenti già esistenti, per evitare, il più possibile, la realizzazione di altre infrastrutture. Nel corso dell’incontro, inoltre, è stata presentata una bozza di osservazioni e proposte di modifica del disegno di legge del governo sul “Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato”, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 15 giugno 2013, in un’ottica di razionalizzazione delle disposizioni del testo. In particolare, si è proposta una suddivisione del disegno di legge in due sezioni, nella prospettiva di disciplinare la tutela del suolo non urbanizzato, da un lato, alla luce delle norme in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, e dall’altro, come criterio generale da seguire nel delineare l’assetto del territorio italiano. In questa direzione si collocano, tra l’altro, le osservazioni sulla necessità di prevenire il dissesto idrogeologico e garantire lo sviluppo dell’occupazione giovanile. Il lavoro intenso e progressivo di questi mesi contribuisce a rendere sempre più nitido il rilievo dell’agricoltura e degli agricoltori nella lotta alla difesa della biodiversità e nello sviluppo dell’economia, ad ulteriore riprova che per garantire crescita e benessere occorre sostenere con azioni concrete le attività agricole, affinché i tanti terreni di cui l’Italia dispone siano recuperati e valorizzati per diventare il simbolo, sempre più evidente, delle produzioni di qualità e di un modello di sviluppo votato alla sostenibilità. |