il Punto Coldiretti

Il Consiglio di Stato conferma lo stop agli Ogm

La decisione del Consiglio di Stato conferma la scelta già fatta sul piano politico dall’Italia con la firma da parte dei ministri Lorenzin, Martina e Galletti del nuovo provvedimento che sancisce il divieto di coltivazione di mais transgenico Mon810 per un periodo di ulteriori 18 mesi dalla sua entrata in vigore. A sottolinearlo è la Coldiretti in merito alla decisione dei magistrati che hanno bocciato il ricorso dell’imprenditore agricolo Giorgio Fidenato, il quale aveva impugnato il precedente decreto del Governo che proibiva la coltura del mais geneticamente modificato in Italia.

Un intervento, quello del Consiglio di Stato, necessario in attesa del via libera finale alla direttiva Europea che consentirà ai Paesi membri dell’Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale.  Ma si tratta anche di una scelta coerente con quanto chiedono quasi otto italiani su dieci che sono contrari al biotech nei campi, ma anche con gli ultimi orientamenti produttivi che stanno decretando il flop delle semine Ogm in Europa.

Secondo l’analisi della Coldiretti calano infatti del 3 per cento i terreni seminati con organismi geneticamente modificati (ogm) in Europa nel 2014 a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse, secondo l’analisi del rapporto annuale 2014 dell’ “International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA).

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