il Punto Coldiretti

Il Procloraz torna a poter essere impiegato come fungicida e conciante

E’ stata accolta dalla Commissione Europea la richiesta avanzata da Coldiretti al Ministero della Salute di inclusione del Procloraz nell’Allegato I della Direttiva 91/414/Cee, che torna, pertanto, ad essere immesso in commercio come fungicida e conciante.

La Commissione ha accettato di modificare il testo proposto del provvedimento che inizialmente prevedeva la restrizione al solo uso sui cereali di questa sostanza attiva. Il regolamento che è stato votato e che sarà, quindi, adottato prevede, nella parte A dell’allegato, l’uso come fungicida – quindi non limitato esclusivamente ai cereali, ma anche quello importante per la concia delle sementi – con la sola limitazione, per gli usi in pieno campo, sulla dose di applicazione che non dovrà superare i 450g/ha per applicazione. Tale dose, almeno a detta dei titolari di registrazioni in Italia, è in linea con le pratiche agricole autorizzate nel nostro Paese per questa sostanza attiva.

Diversi studi scientifici evidenziano, infatti,  la notevole efficacia di tale sostanza,  per le colture florovivaistiche e, in particolare come conciante, per i cereali. Con particolare riferimento a quest’ultima coltura, non sono disponibili in commercio molti prodotti con le medesime caratteristiche, soprattutto, nel caso dei cereali autunno-vernini, per i quali è difficile prevedere interventi fungicidi sulla coltura e, anche qualora questi siano possibili, spesso non sono economicamente sostenibili.

La pratica della concia delle sementi è, infatti, per i cereali, in molti casi risolutiva per contrastare patologie recrudescenti che si manifestano all’inizio del ciclo di sviluppo della pianta. Inoltre, è uno dei pochi prodotti impiegabili in floricoltura, altro comparto in cui non vi è grande disponibilità di prodotti fitosanitari registrati.

Il prodotto, per le sue caratteristiche e per lo spettro d’azione molto ampio, ha un impatto limitato sull’ambiente, in quanto l’utilizzo come conciante ne riduce le problematiche di tossicità vista anche la sua scarsa volatilità. Coldiretti quindi esprime soddisfazione a nome delle imprese agricole del settore cerealicolo e del florovivavismo, rispetto all’esito positivo del procedimento di revisione di tale sostanza discussa, presso lo Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (Scfcah) che raggruppa gli esperti dei 27 Paesi dell’Unione Europea.

La mancata inclusione del Procloraz, nell’allegato I della dir. 91/414/Cee, avrebbe infatti determinato un impatto negativo rispetto a due colture molto importanti per l’agricoltura italiana.

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