Incendi, stretta del Governo sulle misure urgenti
Durante l’estate, come è noto, si verificano spesso incendi nel nostro Paese, con conseguenze drammatiche per la popolazione, le imprese e la natura. Proprio per incrementare la prevenzione ed il contrasto agli incendi boschivi nelle Regioni dell’Italia centro-meridionale, il Governo ha ravvisato la necessità di adottare, per questi territori, misure straordinarie e urgenti. Si tratta di aree che, nel passato, sono state drammaticamente interessate da fenomeni di combustione, per le quali è prevista una proroga dello stato di emergenza al 30 settembre 2008. Un simile scelta è dettata anche dall’esigenza di terminare alcune attività indispensabili, come la ricognizione e quantificazione dei danni finora subiti, l’accatastamento delle aree percorse da fuoco ed i piani comunali di emergenza. I Comuni, individuati tra quelli colpiti da incendi fino all’anno 2007, hanno tempo fino al 23 giugno 2008 per approvare definitivamente l’elenco delle particelle percorse da fuoco. Inoltre, per evitare il procrastinarsi di una situazione di inattività, sono previsti, da parte degli organi individuati come competenti nell’ambito dello stato emergenziale, poteri di diffida e sostitutivi. Analoghe misure sono previste in relazione all’adozione dei Piani comunali di emergenza, che devono tenere conto prioritariamente delle strutture maggiormente sensibili esposte al rischio di incendio. Oltre a questi elementi, i Piani devono individuare le modalità di risposta e di intervento. Gli organi competenti hanno tempo fino al 30 giugno 2008 per sostituirsi ai Comuni inadempienti. Le Regioni, infine, devono garantire piena funzionalità alle Sale operative unificate permanenti comunali, con la presenza, tra gli altri, dei Vigili del Fuoco, del Corpo forestale statale e regionale e delle Forze di polizia. Per tali strutture, infine, le Regioni devono prevedere un collegamento costante con altre, dotate del potere di azione in situazioni emergenziali. |