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Incentivi per il biometano, arriva una guida

E’ stato presentato a Roma, presso il Ministero delle Politiche agricole, il volume "Gli Incentivi per la Produzione di Biometano". Redatto dall’Enama (Ente nazionale meccanizzazione agricola) in collaborazione con lo stesso Ministero, il documento  costituisce una guida destinata principalmente alle imprese agricole e si sviluppa in due parti: nella prima, di carattere introduttivo, vengono analizzati i dati sulla diffusione del biometano, mentre nella seconda vengono illustrate ed esaminate le norme applicative contenute nel nuovo provvedimento attuativo (decreto interministeriale 5 dicembre 2013), evidenziando le potenzialità di diffusione della tecnologia  in ambito agricolo.

Questa iniziativa assume una particolare rilevanza dal punto di vista informativo e divulgativo soprattutto perché giunge con tempestività rispetto alla recente pubblicazione del decreto che ha apportato importanti novità nel settore delle fonti rinnovabili. Il citato decreto 5 dicembre 2013, infatti, ha istituito,  per la prima volta nel nostro paese, un sistema incentivante specifico per il biometano e cioè per un biocombustibile o biocarburante (la classificazione dipende dalle modalità di impiego a livello di trasformazione energetica) che, in sostanza, rappresenta il prolungamento della filiera del biogas e si prospetta come una alternativa alla sua trasformazione in energia elettrica e termica (cogenerazione), già incentivata tramite il D.M. 6 luglio 2012.

Il decreto dedicato al biometano, infatti, completa il quadro tracciato dal d.lgs 3 marzo 2011, n. 28,  rispetto alle novità introdotte nell’ordinamento per la produzione di energia rinnovabile da fonti agricole. Nel recente decreto, infatti, sono state definite le norme di attuazione del sistema di incentivi dedicati al biometano, relativamente a tre diversi impieghi, vale a dire alla la sua produzione ed utilizzo nei trasporti; al suo impiego negli impianti di cogenerazione ad alto rendimento e per la sua immissione nella rete del gas naturale. Gli incentivi, in particolare, sono finalizzati a promuovere l’utilizzo dei residui e dei sottoprodotti e possono costituire una ulteriore possibilità di valorizzazione delle biomasse di origine agricola, contribuendo alla riduzione delle importazioni di combustibili fossili e alla diffusione del metano nel settore dei trasporti.

Di particolare interesse per il settore agricolo possono rivelarsi anche le specifiche agevolazioni introdotte per la realizzazione di nuovi distributori stradali di biometano. Il volume, inoltre, oltre a fornire indicazioni utili per gli operatori del settore in merito alle modalità di accesso agli incentivi,  si sofferma anche sulle modalità di riconversione di impianti a biogas già esistenti. Rinviando alla lettura integrale della guida per maggiori approfondimenti, si coglie l’occasione per ribadire l’importanza delle novità introdotte dal decreto interministeriale del 5 dicembre 2013, anche in relazione ai possibili benefici che, in prospettiva, ne potrà trarre il settore agricolo.

Tuttavia, deve rilevarsi che, nel breve termine, queste opportunità appaiono ancora limitate da alcuni elementi di criticità. Primo tra tutti l’alto costo per l’introduzione, specie nelle imprese agro-zootecniche di piccole e medie dimensioni, delle tecnologie di up-grading (quelle che permettono di trasformare il biogas in biometano). Se è vero, infatti, che detta spesa sarebbe alternativa a quella del cogeneratore, necessario alla produzione di energia elettrica e per il conseguente accesso agli incentivi previsti dal dm 6 luglio 2012, occorre considerare le difficoltà relative all’accesso alla rete di distribuzione del gas naturale da parte delle imprese agro-zootecniche.

Per questa tipologia di impiego, tra l’altro, occorrerà anche aspettare le determinazioni dell’Autorità sulle modalità di misurazione e certificazione. Questo farà sì che, nel breve periodo, a livello agricolo si continuerà a considerare maggiormente conveniente la valorizzazione energetica del biogas attraverso la produzione di energia elettrica. Più interessante, invece, risulta la possibilità di utilizzo del biometano come biocarburante, ma in questo caso è necessario che gli agricoltori si organizzino per essere i diretti destinatari dell’incentivo, visto che, per quanto riguarda il biometano utilizzato nei trasporti, il decreto (pur prevedendo l’obbligo di sottoscrizione di un contratto con il produttore) incentiva esclusivamente il soggetto a valle della filiera. Questa forma di incentivo, tra l’altro, è suscettibile di un alto livello di incertezza, essendo legata al valore di mercato dei certificati di immissione in consumo dei biocarburanti. Il volume “Gli Incentivi per la Produzione di Biometano” è disponibile in formato elettronico sul sito internet dell’Enama: http://www.enama.it/it/pdf/biomasse/quaderno_agroenergie_02/index.html

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