il Punto Coldiretti

Incontro Coldiretti-Ministeri per interventi a sostegno dell’apicoltura

Coldiretti è intervenuta all’incontro organizzato dal viceministro Andrea Olivero delle Politiche Agricole in merito al coordinamento degli interventi previsti a sostegno dell’apicoltura. Il viceministro ha annunciato l’elaborazione di un piano  nazionale di settore collegato alle misure previste dai Piani di Sviluppo Rurale per il periodo 2014-2020. L’obiettivo è quello di presentare alle Regioni un atto di indirizzo a favore dello sviluppo dell’apicoltura del quale tengano conto vista la programmazione in corso dei nuovi interventi per il settore agricolo.

A breve sarà anche recepita la direttiva miele e nell’ambito del provvedimento nazionale di attuazione sarà previsto un intervento a rilancio del miele italiano. Il Viceministro ha sottolineato l’avvio dell’anagrafe apistica che consentirà di avere finalmente un’esatta conoscenza della presenza delle imprese dedite all’apicoltura sul territorio nazionale, strumento importante non solo per calibrare al meglio gli interventi a favore del settore, anche in occasione di emergenze sanitarie, come è il caso attuale dell’Aethina tumida.
Sarà inoltre sostenuto il settore della ricerca in apicoltura, a fronte del problema della moria delle api e della stessa Aethina tumida che richiede, superata la fase di emergenza che ha portato alla distruzione degli alveari colpiti dal coleottero, l’elaborazione di un piano di contenimento in vista dell’insetto dopo la fase di riposo invernale dell’insetto. Previsto anche un rafforzamento della rete Beenet che dovrebbe essere lo strumento in grado di monitorare tempestivamente lo stato di salute delle api ed ha sottolineato, inoltre, l’importanza di promuovere la qualità del miele italiano tramite l’indicazione dell’origine al fine di evitare la commercializzazione di mieli pubblicizzati come italiani che invece contengono miscele di mieli provenienti da altri paesi.

Coldiretti ha espresso apprezzamento per il piano di interventi previsti dal Ministero ed ha sollecitato l’esigenza di concentrare al momento l’attenzione sull’emergenza Aethina tumida chiedendo che sia dato un fermo alla distruzione degli alveari e che si procede in tempi brevissimi tramite il supporto del Cra Api e degli esperti del mondo scientifico a elaborare un piano di contenimento della presenza dell’insetto. Allo stesso tempo Coldiretti ha sottolineato l’importanza di negoziare con Bruxelles la proposta di autorizzare l’Italia a concedere aiuti di stato al settore apistico, per risarcire gli apicoltori che hanno visto distruggere i propri alveari a causa della presenza del coleottero e di intervenire sulla Regione Calabria affinché proceda al più presto al pagamento degli indennizzi affinché gli apicoltori possano ricostituire i propri alveari in tempo utile per la prossima campagna di produzione.

E stata poi posta l’esigenza di completare al più presto l’anagrafe apistica e di sbloccare il provvedimento da tempo giacente presso il Ministero della Salute che prevede interventi specifici per la lotta alla varroa che al momento è la causa principale di moria delle api.  Coldiretti ha, inoltre, sottolineato l’importanza di garantire agli apicoltori, adeguati servizi di assistenza tecnica e la necessità di concordare con lo stesso Ministero un rafforzamento dei servizi veterinari nell’ambito dei quali occorre avere delle figure professionali specificatamente formate sui sistemi di allevamento delle api.

Per quanto concerne, poi, l’emergenza Aethina tumida, Coldiretti, il giorno seguente all’incontro con il viceministro Olivero, ha organizzato un incontro tra gli apicoltori associati ed il direttore generale della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, Silvio Borrello, il quale ha dichiarato che le misure finora previste per l’eradicazione dell’Aethina tumida che comprendono anche il ricorso al rogo degli alveari resteranno in vigore fin quando gli esperti del mondo scientifico non saranno in grado di presentare misure di contenimento della presenza dell’insetto. Al momento, la strategia non potrebbe essere cambiata in quanto il rischio è quello che la Commissione Ue blocchi la movimentazione dei prodotti apistici da tutto il territorio italiano e non solo dalla Calabria e dalla Sicilia.

Borrello ha dato, comunque, ampia disponibilità ad esaminare il documento che  verrà  inviato dal Ministero delle Politiche Agricole, elaborato dal Cra Api, nell’ambito del quale sono indicati gli interventi che si ritengono efficaci  per la lotta al coleottero sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza consolidata in altri paesi dove è presente l’insetto,  come Sud Africa e Canada. Il direttore generale, molto disponibile ad ascoltare ed a confrontarsi con gli apicoltori associati a Coldiretti sulla gestione dell’emergenza Aethina tumida, ha mostrato molto interesse per la proposta dell’ Associazione Allevatori Ape Siciliana, di considerare la possibilità di favorire anche il ricorso all’ape sicula che secondo studi scientifici è resistente sia alla varroa che all’ Aethina tumida.

Borrello ha comunque rassicurato gli apicoltori in merito al fatto che,  prima del mese di marzo nel quale dovrebbe aversi il risveglio dell’Aethina tumida, il Ministero della Salute prenderà in considerazione tutte le possibili misure alternative al rogo degli alveari che sia dimostrato possano  avere effetti positivi sul contenimento del coleottero. Rispetto alla possibilità di autorizzare il coumaphos come farmaco per la lotta all’Aethina tumida è stato fatto presente che anche tale strumento non è escluso, a priori, sebbene occorra valutare con estrema attenzione l’opportunità di ricorrere ad un trattamento chimico degli alveari che può lasciare residui e che pone poi problemi in merito all’uso finale del miele e della cera. In alternativa, il direttore generale così come il Cra Ap  sono orientati a concentrare maggiormente l’attenzione sui metodi di lotta biologica all’Aethina tumida o al limite ad un sistema di integrato tra lotta chimica e biologica.

E’ stato, infine, sottolineato da parte del Ministero della Salute, l’importanza che gli apicoltori denuncino la presenza del coleottero e che non omettano tale adempimento nel timore di vedere distrutti i propri alveari in quanto un comportamento omissivo rischia di far perdurare le restrizioni del cordone sanitario e di favorire  il perdurare dello stato di emergenza.

Nell’ambito dell’incontro con gli apicoltori è stato, inoltre, invitato il Corpo Forestale dello Stato il quale ha illustrato come i controlli nel settore apistico abbiano portato alla luce pratiche illegali di lotta alla varroa tramite il ricorso a principi attivi vietati che vengono impiegati in violazione delle norme vigenti anche nell’ambito del metodo di produzione biologico. Si pone, quindi, l’esigenza di mantenere alta la soglia dei controlli soprattutto nel settore hobbistico dove si rileva una maggiore facilità a ricorrere a pratiche che non sono autorizzate.

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