il Punto Coldiretti

Le politiche energetiche e ambientali nel mirino del Rapporto Ocse 2011 sull’Italia

E’ stato presentato l’OECD Economic Surveys: Italy 2011, il rapporto Ocse di valutazione della situazione economica dell’Italia. L’indagine presenta un’analisi approfondita della politica economica, dell’istruzione universitaria e della politica energetico-ambientale del nostro paese, esprimendo alcune considerazioni critiche sulle modalità di approccio dell’Italia ai temi ambientali, in generale, e dell’energia e del clima, in particolare.

Pur ribadendo il buon posizionamento dell’Italia nell’ambito dell’efficienza energetica (all’ottavo posto tra i Paesi Ocse e al quarto nell’Unione Europea nell’indicatore che esprime il rapporto tra il consumo totale di energia e il Pil) e il considerevole potenziale di riduzione delle emissioni “a costo zero” (pari al 20%), il Rapporto evidenzia gli insufficienti investimenti dell’Italia nell’ambito dei vantaggi competitivi conseguibili dalle politiche di efficienza energetica, tra i quali spiccano, tra l’altro, le opportunità non colte a sufficienza dall’industria specializzata nelle tecnologie ad alta efficienza.

Più in generale, il rapporto sottolinea la mancanza di una chiara strategia energetica a medio-lungo termine. Nella politica di sostegno alle rinnovabili, in particolare, l’indagine dell’Ocse denuncia le rendite di posizione nel settore elettrico e gli eccessivi livelli di incentivazione, specie se confrontati agli effettivi benefici ambientali ottenibili (il rapporto benefici/costi è pari a 0,6), mentre le misure di sostegno a favore delle opzioni più economiche e con maggior potenziale di diffusione, riguardanti, ad esempio, le rinnovabili termiche, stentano ancora a decollare.

Anche nel settore dei trasporti, dove le esternalità ambientali e sociali superano il 3% del Pil, si assiste, ad un ritardo nell’avvio di una nuova fase di programmazione degli investimenti per la riduzione della congestione e dell’inquinamento.

Oggetto di critiche è anche la mancanza di un sistema moderno e razionale di governo della sostenibilità delle politiche pubbliche. Per quanto riguarda la funzione di prevenzione e controllo delle esternalità soggette al contributo sociale, il rapporto Ocse denuncia uno scarso uso della leva fiscale per internalizzare in maniera mirata ed efficiente i rischi ambientali, oltre ad un ricorso insufficiente all’analisi costi benefici per la valutazione preventiva della sostenibilità delle politiche di sviluppo economico, a partire dai programmi di sostegno, fino ai singoli progetti.

Il rapporto sottolinea anche come il sistema delle agenzie pubbliche adibite al monitoraggio ambientale e al supporto tecnico-scientifico nelle varie aree della politica ambientale risenta della mancanza di funzioni di coordinamento e armonizzazione, oltre a denunciare una generale sottoutilizzazione di importanti strumenti di valutazione, quali la Via (Valutazione d’impatto ambientale) e la Vas (Valutazione ambientale strategica), denominazioni che celano procedure importanti di garanzia sul rapporto tra conseguenze negative e benefici dal punto di vista ambientale.

Secondo Angel Gurrìa, Segretario generale dell’Ocse (che ha presentato il rapporto a Milano), infatti, Via e Vas rappresentano procedure da applicare con giudizio, onde evitare inutili ostacoli allo sviluppo, ma al tempo stesso rappresentano strumenti cardine per garantire e promuovere il benessere e la qualità della vita.

Si sottolineano, inoltre, anche i riferimenti al settore della gestione dei rifiuti, secondo l’Ocse oggetto di una carenza di pianificazione, ma anche capace di esperienze di successo (come quella dell’istituzione dei consorzi per il riciclo degli imballaggi commerciali). I suggerimenti contenuti nell’analisi riguardano la necessità di un’ulteriore diffusione della raccolta differenziata, anche prevedendo, a monte, un aumento della tassazione su prodotti di consumo ed imballaggi in funzione dei costi economici ed ambientali legati allo smaltimento, scoraggiando, così, il conferimento in discarica e l’incenerimento.

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