Mais Mon810, il granturco ogm già bocciato da sei Paesi
La varietà di mais Mon810, geneticamente modificata in modo che la pianta contenga una sorta di insetticida contro alcune specie di lepidotteri infestanti (Piralide e Sesamia), è stata autorizzata nell’Ue attraverso la decisione della Commissione 98/294/Ce. Il 30 giugno 2009, l’Efsa ha pubblicato un parere scientifico favorevole alla domanda di rinnovo dell’autorizzazione per 10 anni per la commercializzazione e coltivazione di varietà di mais geneticamente modificate. A seguito dell’autorizzazione, alcuni Paesi dell’Unione europea, avvalendosi della clausola di salvaguardia (di cui all’articolo 23 della direttiva 2001/18/Ce), hanno chiesto di essere autorizzati a vietare la coltivazione del mais Mon810 nell’ambito dei propri territori. Si tratta dell’Austria, dell’Ungheria, della Grecia, della Francia, del Lussemburgo e della Germania. Rispetto alla valutazione delle domande di applicazione della clausola di salvaguardia da parte di questi Paesi membri, però, si evidenzia un diverso orientamento della Commissione e del Consiglio. Infatti, ogni qualvolta la Commissione ha presentato una proposta di decisione al Consiglio per chiedere la revoca di tali divieti di coltivazione, il Consiglio non ha mai raggiunto la maggioranza qualificata necessaria per approvare la decisione, obiettando che occorrono ulteriori elementi informativi per poter revocare il divieto. L’unica decisione presentata alla Commissione ed approvata dal Consiglio riguarda l’Austria alla quale è stato imposto di revocare soltanto il divieto di importazione e trasformazione dei prodotti alimentari. A fronte di questa situazione, la procedura comunitaria richiede, ora, che la Commissione ripresenti di nuovo una proposta al Consiglio per ciascuno degli Stati membri che finora hanno chiesto l’applicazione della clausola di salvaguardia. |