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Milleproroghe, ecco le novità in materia ambientale

Con il milleproroghe – decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 30 dicembre 2009, che deve essere convertito in legge entro il febbraio 2010 – arrivano anche quest’anno le proroghe di termini previsti da disposizioni legislative in materia ambientale.

La proroga principale concerne la tariffa rifiuti. Ai sensi del decreto legge, infatti, a partire dal primo gennaio 2010, i Comuni che intendono adottare la tariffa integrata ambientale (TIA) possono farlo ai sensi delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, pur in assenza del previsto – ma ancora assente – regolamento di disciplina dei criteri generali sulla base dei quali definire le componenti dei costi e la determinazione della tariffa.

A questo proposito si rammenta che risulta ancora mancante il decreto inerente l’assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani – previsto dall’articolo 195, comma 2, lettera e), del d.lgs. n. 152/2006 (così detto Testo Unico Ambientale) – tanto che, ad oggi, si continuano ad applicare le disposizioni antecedenti al Testo Unico Ambientale. 

Dunque, pur a fronte di una situazione di incertezza ormai cronica in materia di tariffa di igiene ambientale, dovuta, in particolare, all’assenza dei necessari provvedimenti normativi di competenza dello stato centrale, i Comuni potranno, a partire dal 1 gennaio 2011, adottare tale strumento. Per evitare un ulteriore inasprimento della eterogeneità con cui i Comuni hanno, sinora, affrontato la materia, sarebbe auspicabile, comunque, che entro la data prevista siano adottati gli opportuni decreti di attuazione.

Il decreto milleproroghe prevede, poi, un ulteriore differimento di termini in materia di Piani di gestione dei bacini idrografici, che – ai sensi dell’articolo 13 della direttiva europea 2000/60/CE – devono essere adottati per  ciascun distretto idrografico interamente compreso nel territorio statale. Il termine precedentemente fissato al 22 dicembre 2009, è stato prorogato al 28 febbraio 2010.

Una ulteriore proroga stabilita dal decreto è quella relativa all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA, anteriormente denominata APAT). Si tratta sostanzialmente di un differimento attinente l’autorizzazione accordata a tale istituto per procedere ad assunzioni.

E previsto, infine, un differimento dei termini in materia di limitazione delle emissioni di composti organici volatili conseguenti all’uso di solventi in talune pitture e vernici, nonché in prodotti per la carrozzeria.

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