Nitrati, la Camera chiede chiarimenti sulla depurazione delle acque
La cosiddetta “Direttiva Nitrati” (91/676/CEE) e le problematiche connesse sono al centro di un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dall’on. Fogliato ed altri. Come è noto, la direttiva citata introduce l’obbligo, per gli Stati membri di designare ed aggiornare le zone vulnerabili da nitrati e di approvare adeguati programmi d’azione che tengono conto dei dati scientifici e tecnici disponibili, con riferimento agli apporti azotati rispettivamente di origine agricola o di altra origine e delle condizioni ambientali nelle regioni interessate. Nell’interrogazione si rileva che le esperienze di attuazione e le più avanzate conoscenze scientifiche sugli effetti sinergici delle misure previste nei programmi di azione sui nitrati hanno evidenziato la necessità di adottare un approccio integrato alle politiche in materia di azoto prendendo in considerazione l’intero ciclo e di effettuare adeguati studi sull’effettivo contributo del settore agricolo nazionale al problema dell’inquinamento da nitrati, considerando unitariamente, tanto a livello di indagine che normativo, i nitrati di origine agricola e quelli di origine civile. In particolare, è stato evidenziato come l’Italia, nel corso degli ultimi anni, sia stata oggetto di numerosi richiami e procedure di infrazione, da parte della Commissione europea, per la violazione o la mancata applicazione Direttiva 1991/271/CE relativa al trattamento delle acque reflue urbane e come, quindi, soltanto a seguito di una compiuta analisi dell’inquinamento e dei rischi connessi possa essere possibile assegnare il peso più adeguato al reale contributo che ciascuna fonte determina sul fenomeno, calibrando, quindi, sulla base dei risultati delle indagini effettuate, gli oneri posti a carico degli operatori e le relative misure di intervento. Sulla base di tali premesse, quindi, nell’interrogazione proposta è stato richiesto al Ministro dell’Ambiente di chiarire: quante e quali procedure di infrazione risultino in corso per la mancata o incompleta depurazione delle acque reflue urbane e per violazione delle direttive comunitarie in materia di tutela delle acque e quali siano i parametri ed i livelli di inquinamento connessi alle violazioni contestate; quali iniziative il Governo intenda assumere per la verifica della natura e della tipologia delle fonti concorrenti di inquinamento da nitrati; quali iniziative il Governo intenda assumere per procedere alla revisione delle zone vulnerabili, in funzione dei dati relativi all’individuazione delle fonti puntuali e concorrenti di inquinamento da nitrati; quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere i problemi connessi al deficit di depurazione sul territorio nazionale. |
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