il Punto Coldiretti

Nuova ordinanza ministeriale sull’emergenza varroa

Il Ministro della Salute è in procinto di emanare un’ordinanza contenente misure urgenti per la lotta alla varroatasi, tenuto conto dei problemi segnalati da Coldiretti e dalle associazioni di settore nell’ambito del gruppo di lavoro ministeriale sui problemi sanitari dell’apicoltura.

L’acaro varroa infestante l’apicoltura di ampie aree del mondo è stato di recente classificato come "varroa destructor", una specie nettamente diversa dalla jacobson in grado di portare l’alveare alla completa "distruzione". Attualmente, è il parassita con il più pronunciato impatto economico negativo nel settore dell’apicoltura. Si tratta di un acaro che proviene dall’Est-asiatico e fin dagli inizi degli anni ottanta, è presente in Italia. La commercializzazione di sciami e di api regine in primo luogo, la sciamatura naturale, il saccheggio e il trasporto via fuco, insieme ad una grande capacità di adattamento ne hanno facilitato la diffusione su tutto il territorio nazionale.

A fronte di tale situazione, l’ordinanza, tenendo conto del parere del Centro di Referenza Nazionale per l’apicoltura istituito presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, prende atto del fatto che la Varroatosi è una infestazione diffusa su tutto il territorio nazionale ed ha assunto, di fatto, carattere di malattia endemica, e, quindi, impossibile da eradicare.

Si è ritenuto necessario, pertanto, modificare le disposizioni in vigore al fine di renderle più rispondenti all’ attuale situazione di diffusione della malattia sul territorio nazionale al fine di inserire la Varroatosi tra le malattie soggette a sorveglianza sanitaria.

L’ordinanza prevede l’eliminazione dall’elenco delle malattie a carattere infettivo e diffusivo previste dal Regolamento di Polizia Veterinaria per cui la varroatosi non è più da considerarsi malattia soggetta a denuncia, ma ad obbligo di notifica al Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente.

La notifica di Varroatosi è effettuata contestualmente alla denuncia di attività alla Asl da parte del proprietario/detentore (o altra persona da questi delegata) dell’apiario e viene registrata nella Banca Dati Nazionale dell’anagrafe zootecnica. La notifica è da considerarsi automaticamente confermata per le annualità successive sino a modifica dello stato sanitario o all’ eventuale cessazione dell’apiario.

Il Ministero della Salute, inoltre, dovrà predisporre di concerto con le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, con il Centro di referenza nazionale per l’apicoltura presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e sentite le associazioni nazionali apistiche e le Organizzazioni professionali agricole, le linee guida per il contenimento della Varroatosi, l’esecuzione di controlli atti a  verificare l’applicazione dell’ordinanza ministeriale  e le indicazioni sull’adozione di buone  pratiche di conduzione degli apiari finalizzate a contenere tale parassitosi.

I servizi veterinari delle Regioni e delle Province autonome dovranno adottare piani regionali o provinciali pluriennali di contenimento e controllo della Varroatosi sulla base delle linee guida nazionali in funzione delle diverse tipologie produttive e dell’ecosistema del territorio di competenza. Tali piani dovranno riportare, in particolare, le indicazioni sulla tipologia dei trattamenti acaricidi annuali obbligatori, sulla tempistica di esecuzione nonché sulle diverse modalità di trattamento individuate in funzione della tipologia produttiva.

I Servizi Veterinari delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in collaborazione con le Associazioni di categoria saranno tenute ad informare gli apicoltori in merito alle indicazioni relative ai piani regionali. In attesa dell’adozione dei piani regionali si applicano le misure previste dalle linee guida nazionali.

Per quanto concerne i controlli, i Servizi Veterinari delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base dei piani  regionali, predispongono la programmazione annuale dei controlli nel territorio di competenza diretti alla verifica documentale dei trattamenti effettuati.

Per quanto concerne la pratica del nomadismo, di fatto parte integrante dell’attività apistica, l’ordinanza specifica che deve avvenire nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida ministeriali e dai piani di regioni e province autonome. A riguardo si evidenzia che per quanto riguarda i controlli, la Pubblica Amministrazione farà riferimento alla Banca dati apicoltura in cui sono contenuti i dati ufficiali relativi agli apiari ed ai relativi spostamenti ai fini dei controlli. L’esito negativo dei controlli documentali determina l’adozione da parte dei servizi veterinari di specifici provvedimenti sanitari .

E’ vietata la conduzione di apiari in bugni villici e la pratica di abbandono di apiari anche qualora utilizzati per il servizio di impollinazione. In tali casi è prevista la distruzione, con spese a carico del proprietario,  dell’apiario o delle arnie o materiale destinato al ricovero delle api utilizzato a fini di impollinazione o qualora non rintracciabile dal proprietario del fondo su cui insistono.

L’entrata in vigore di tale ordinanza comporterà l’ abrogazione delle precedenti disposizioni ministeriali relative alla lotta alla varroa. Coldiretti ha espresso al Ministero della salute il proprio apprezzamento per aver accolto le istanze degli apicoltori e per il metodo di concertazione seguito che ha consentito in tempi brevi di giungere all’elaborazione finale del provvedimento.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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