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Nuovo decreto rifiuti, ecco le imprese esonerate dagli adempimenti

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n.205/2010 in materia di rifiuti. Il nuovo strumento recepisce la direttiva quadro (n.2008/98), modifica la parte quarta del codice ambientale, integra e coordina le previsioni in materia di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) definendo gli adempimenti per la gestione dei rifiuti a carico dei soggetti iscritti e non iscritti al nuovo sistema di tracciabilità.

Per quanto di interesse per il settore agricolo, le novità più rilevanti riguardano: 1) le previsioni in materia di Sistri e di coordinamento degli adempimenti previsti per la gestione dei rifiuti e, in particolare, il chiarimento relativo alla categoria degli imprenditori agricoli esonerati dall’obbligo di iscrizione al sistema di tracciabilità; 2) la riscrittura delle norme in materia di esclusioni dal campo di applicazione della disciplina in materia di rifiuti; 3) la nuova definizione dei criteri per poter qualificare come sottoprodotti e non come rifiuti i residui di produzione e la nuova definizione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto, per gli scarti produttivi sottoposti ad operazioni di recupero.

Con specifico riferimento agli obblighi in materia di Sistri, l’articolo 39 del decreto prevede che, fino al 31 dicembre 2011, sono esonerati dall’iscrizione al sistema di tracciabilità gli imprenditori agricoli che producono e trasportano ad una piattaforma di conferimento, oppure conferiscono ad un circuito organizzato di raccolta i propri rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario.

A tale scopo, la norma precisa che sono considerati saltuari ed occasionali i trasporti di rifiuti pericolosi effettuati per non più di quattro volte l’anno per quantità non maggiore di  30Kg o 30 l/giorno e, comunque, i 100 Kg o 100l/anno o i conferimenti, anche in un’unica soluzione, ad un circuito organizzato di raccolta per quantità  non superiori ai 100 Kg o 100 l/anno.

Ai fini dell’esonero, il circuito di conferimento deve essere organizzato dai consorzi istituiti dal d.lgs. n.152/06 (Conai, Polieco, Coou, Cobat, ecc), oppure sulla base di un accordo di programma stipulato con la pubblica amministrazione, oppure sulla base di una convenzione-quadro tra associazioni, piattaforma di conferimento, o impresa di trasporto.

Il nuovo decreto, quindi,  conferma e valorizza il ruolo strategico degli accordi di programma con le amministrazioni pubbliche e delle convenzioni con i gestori di rifiuti che, in quanto condizioni indispensabili al fine di beneficiare dell’esenzione dall’iscrizione al sistema, promuovono la creazione di virtuosi circuiti di conferimento dei rifiuti, in un’ottica di semplificazione e tutela ambientale.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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