il Punto Coldiretti

Ogm, lo stop delle Regioni alla coesistenza traccia la linea a Galan

"Dalle Regioni è venuta una importante ed unanime assunzione di responsabilità contro il biotech nei campi. E’ dunque tracciata la linea italiana al Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan che a questo punto dovrebbe aver ben chiara la posizione da tenere, anche in sede comunitaria".

E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente il voto unanime degli Assessori regionali all’Agricoltura che hanno respinto il provvedimento sulle linee guida nazionali sulla coesistenza tra coltivazioni geneticamente modificate, convenzionali e biologiche, nell’ambito del Comitato Agricoltura della Conferenza Stato/Regioni.

"Agli Assessori Regionali, a cominciare dall’ottimo coordinatore Dario Stefano, va – sottolinea Marini – il ringraziamento dell’agricoltura italiana per una sensibilità ed una attenzione su un tema dove a farla da padrone rischiano di essere le pressioni esercitate dagli interessi di pochi. E’ bene ricordare che, oltre alle Regioni, – continua Marini – già la Commissione Agricoltura del Senato si è espressa all’unanimità a favore della possibilità per l’Italia di vietare la coltivazione degli Ogm, che quasi 3 italiani su 4 non vogliono gli Ogm nei campi, che le Organizzazioni che rappresentano il 90 per cento degli agricoltori sono anch’esse contrarie".

Sulla vicenda si è pronunciata anche la Task Force per un’Italia libera da OGM, secondo la quale "il doppio giochismo del Ministro dell’agricoltura si infrange contro il muro compatto che gli assessori regionali all’agricoltura hanno eretto in modo unanime nella riunione odierna del Comitato agricolo della Conferenza Stato-Regioni a difesa della qualità e competitività del patrimonio agroalimentare nazionale".

Il movimento composto Acli, Adoc, Adusbef, Aiab, Amab, Campagna Amica, Cai, Città del Vino, Cna alimentare, Codacons, Coldiretti, Crocevia, Fai, Federconsumatori, Federparchi, Focsiv, Fondazione Univerde, Greenaccord, Greenpeace, Lega Pesca, Legacoop Agroalimentare, Legambiente, Movimento difesa del cittadino, Slow Food, Unci, Vas e Wwf, esprime il più vivo apprezzamento per la decisione di respingere definitivamente ogni ipotesi di contaminazione da ogm, affidando ad un documento politico la richiesta al Governo di avanzare in Europa una proposta chiara di esclusione dagli organismi geneticamente modificati e di valorizzazione dei prodotti territoriali di identità. "A questo punto – conclude la task Force -, l’attivazione della clausola di salvaguardia da parte di Galan risulta ineludibile, in attesa che a livello europeo si definisca il quadro normativo". 

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