il Punto Coldiretti

Ogm, no alle soglie di contaminazione per le sementi

La Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, sta discutendo un progetto di relazione, di iniziativa parlamentare, avente ad oggetto l’attuazione della normativa comunitaria in materia di Ogm.

La relazione ha l’obiettivo di sollecitare la Commissione europea a procedere nell’elaborazione e/o nella modifica della legislazione comunitaria in  materia di Organismi Geneticamente Modificati. In particolare, i temi di attenzione riguardano la procedura di autorizzazione, l’armonizzazione del rischio ambientale, i criteri socio economici, l’informazione, la coesistenza, le soglie di etichettatura delle sementi, le zone esenti da Ogm.

Uno degli aspetti più preoccupanti del progetto di relazione è, sicuramente, quello concernente le soglie di etichettatura delle sementi. Il documento esorta, infatti, la Commissione ad adottare, quanto prima, tali soglie e al livello più basso possibile.

Coldiretti, nel presentare i propri emendamenti al progetto di relazione, ha richiesto la soppressione dell’intero paragrafo in questione, in quanto, se l’ordinamento comunitario, nel regolare la materia, prevede il principio della coesistenza, in ragione della necessità di garantire ad agricoltori e consumatori una effettiva libertà di scelta tra prodotti convenzionali, biologici e geneticamente modificati, contraddirebbe se stesso nel sancire, contemporaneamente, soglie di contaminazione delle sementi convenzionali e relativo obbligo di etichettatura.

Infatti, se il Legislatore comunitario richiede che siano garantite tutte le condizioni tecniche per garantire la facoltà, alle imprese agricole, di esercitare un metodo di produzione completamente Ogm free, finirebbe per ledere la libertà d’impresa nel consentire l’introduzione di soglie di contaminazione.

Il progetto di relazione dedica, poi, particolare attenzione alla necessità di sviluppare ulteriormente e armonizzare la valutazione del rischio ambientale, oltre che di considerare i fattori socio economici nel processo di gestione dei rischi, quali, ad esempio i potenziali vantaggi o svantaggi per agricoltori, consumatori ed altri settori economici. Oggetto di discussione è anche la qualità dell’informazione al pubblico sul tema.

Il documento sottolinea il diritto del Paesi membri ad imporre il divieto assoluto di coltivazione Ogm in aree geografiche limitate, come nei siti della rete di aree protette europee, Natura 2000. A questo proposito, si osserva che anche gli accordi volontari tra tutti gli operatori interessati a una determinata zona possono determinare l’esistenza di zone esenti da Ogm.

Nel territorio dell’UE, la superficie complessiva coltivata a mais geneticamente modificato (55000 ha nel 2005 circa e oltre 100000 ha nel 2008), rappresenta l’1,19% della superficie europea coltivata a mais (l’unica pianta GM coltivata oggi è il mais MON810) ed i prodotti Ogm autorizzati, direttamente o come derivati. sono poco meno di 30 (cotone, mais, olio di colza, biomassa, soia, barbabietola da zucchero) e le autorizzazioni riguardano quasi esclusivamente l’importazione di tali prodotti. A questo proposito, il progetto di relazione evidenzia tempi eccessivamente lunghi nella procedura di autorizzazione e chiede una maggiore trasparenza, in particolare sulla dimensione ambientale e sanitaria, onde rafforzare la fiducia dei cittadini.

Nel 2007, per la dodicesima volta consecutiva, la superficie mondiale coltivata con Ogm è aumentata del 12% (12,3 milioni di ettari) raggiungendo un totale di 114,3 milioni di ha.

TABELLA – L’area occupata nel mondo da varietà biotech Ogm

(milioni di ha)

1*

USA

57,7

2*

Argentina

19,1

3*

Brasile

15

4*

Canada

7

5*

India

6,2

6*

Cina

3,8

7*

Paraguay

2,6

8*

Sud Africa

1,8

9*

Uruguay

0,5

10*

Filippine

0,3

11*

Australia

0,1

12*

Spagna

0,1

13*

Messico

0,1

14

Colombia

<0,1

15

Cile

<0,1

16

Francia

<0,1

17

Honduras

<0,1

18

Repubblica Ceca

<0,1

19

Portogallo

<0,1

20

Germania

<0,1

21

Slovacchia

<0,1

22

Romania

<0,1

23

Polonia

<0,1

*13 grandi Paesi biotech, che coltivano 50000 ha o più di varietà

GM, fonte: Clive James, 2007

La cartina delle aree coltivate a biotech

 

 

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