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Ok del Consiglio Ue alle misure di protezione contro gli organismi nocivi

Il Consiglio “Agricoltura e Pesca" ha formalmente adottato in prima lettura la sua posizione in vista del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante. Il nuovo regolamento mira ad affrontare i maggiori rischi per il settore derivanti dalla diffusione di nuove malattie e organismi nocivi. Esso modernizzerà inoltre gli strumenti connessi al commercio sia all’interno dell’Unione, sia con paesi terzi, concentrandosi su un approccio basato sul rischio. Gli strumenti di cui il settore fitosanitario potrà avvalersi sono una migliore sorveglianza e l’eradicazione precoce dei focolai di nuovi organismi nocivi.

Le patologie più pericolose (“organismi nocivi da quarantena”) saranno meglio definite e divise tra “patologie prioritarie”, soggette a norme più severe in materia di eradicazione e di informazione al pubblico, che potranno pertanto beneficiare di un maggiore sostegno finanziario da parte dell’Ue, e altri organismi nocivi da quarantena.

Le nuove regole estenderanno, semplificheranno e armonizzeranno anche il regime esistente dei passaporti delle piante, necessario per tutti i movimenti tra operatori professionali all’interno dell’Unione. Verrà anche richiesto agli operatori professionali rilevanti di essere registrati, al fine di garantire controlli più semplici ed una migliore tracciabilità.

Insieme al regolamento relativo alla sanità animale e alla proposta relativa ai controlli ufficiali, il nuovo regolamento sulla sanità delle piante intende rafforzare l’applicazione delle norme sanitarie e di sicurezza in tutta la filiera agroalimentare.  La posizione del Consiglio in prima lettura,  ha confermato l’accordo raggiunto con il Parlamento europeo nel dicembre 2015 ed in seguito approvato dal Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) a maggio 2016.

A livello procedurale, l’atto giuridico verrà ora adottato in seconda lettura dal Parlamento europeo, senza modifiche, concludendo così la procedura legislativa. Pertanto, il regolamento dovrebbe entrare in vigore all’inizio del 2017 e sarà applicabile dopo tre anni dall’entrata in vigore, periodo durante il quale saranno adottati i pertinenti atti di diritto derivato.

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